Ricevette l’ordinazione episcopale il 18 giugno del 1988 e fu nominato Vescovo ausiliare di La Paz da Papa Giovanni Paolo II. Successivamente, nel 1992, venne nominato Vescovo ausiliare di Santa Cruz. Ricoprì il ruolo di Gran Cancelliere dell’Università Cattolica Boliviana. Fu Direttore del giornale cattolico “Presencia”. Si contraddistinse per i suoi metodi poco convenzionali(in possesso di un meraviglioso senso dell’umorismo) mostrò sempre il suo particolare amore per i poveri e l’attenzione per coloro, come i prigionieri, trattati ingiustamente.
Parlava quattro lingue e in più quella Aymara (la lingua indiana dei nativi boliviani). Dopo il colpo di stato di Luis García Meza Tejada, 17 luglio 1980, Mosignor Nino Marzoli si distinse per l’appoggio incondizionato ai perseguitati e cercò, in ogni modo, di tutelare i prigionieri politici. Uno dei capi dell’opposizione a Luis García Meza Tejada raccontò: “Nino Marzoli, sacerdote catolico, me librò de las garras de la tortura” (Nino Marzoli, prete cattolico, mi ha liberato dalle grinfie della tortura). Denunciò con coraggio soprusi e torture messe in atto dal regime. Favorì l’apertura di asili e scuole nei quartieri più poveri. Dopo una breve malattia morì in Italia, dove era tornato per curarsi, il 24 maggio 2000.
A cura di Geremia Mancini – presidente onorario “Ambasciatori della fame”
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