Ritrovata anche questa volta,come anni fa, a Montesilvano dai carabinieri e le istituzioni sono riconoscenti.
PESCARA – E’ stata trovata dai carabinieri martedì sera intorno alle 23.00 a Montesilvano la corona della Madonna dei Sette Dolori rubata una settimana fa dal convento dei frati cappuccini. L’accaduto è simile all’altro avvenuto anni fa; identica dinamica: la corona è stata sottratta dal convento e poi ritrovata a distanza di alcuni giorni a Montesilvano. I carabinieri,sta volta,l’hanno rinvenuta nei pressi di un casolare delle campagne adiacenti via Cavallotti. La reliquia, avvolta in fogli di carta velina bianca, era nascosta in una busta di cellophane nera. Secondo il parere dei militari, gli artefici del furto apparterrebbero alle famiglie rom della zona, pedinati dalle forze dell’ordine fin da subito, anche se sono in corso ulteriori accertamenti per identificare i responsabili del furto.
Soddisfatto per l’operazione dei carabinieri,il sindaco di Montesilvano Pasquale Cordoma ritiene che il recupero della refurtiva rappresenta un altro punto a sfavore delle comunità rom poco oneste ambientate nel pescarese:
Il ritrovamento a Montesilvano della corona della statua della Madonna dei Sette Dolori di Pescara rappresenta un altro duro colpo inflitto ai rom, un’importante vittoria per la legalita’ del territorio.
Ed esorta il comandante della compagnia di Montesilvano dell’Arma,il capitano Enzo Marinelli, a proseguire il suo operato in modo da smantellare completamente le organizzazioni malavitose del nostro territorio e garantire così maggiore sicurezza ai cittadini.
A tale proposito è intervenuto anche il Sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia congratulandosi anche a nome dell’intera cittadinanza:
Un ringraziamento sentito a tutte le Forze dell’Ordine e, in particolare, all’Arma dei Carabinieri, che attraverso le indagini serrate condotte negli ultimi sette giorni dagli investigatori, hanno consentito il rapido ritrovamento della Corona in oro e gemme della Statua della Madonna dei Sette Dolori. E l’intera comunità pescarese ha condiviso un momento di immensa gioia e soprattutto la ritrovata serenità per la certezza di aver restituito all’immagine della Madre di Dio un oggetto tanto caro
Poi ha continuato ricordando:
Appena sette giorni fa avevamo condiviso con tutta la comunità locale lo stupore e lo sconcerto per un furto incredibile, perpetrato ai danni dei Frati Cappuccini che hanno in custodia la Corona. In sostanza degli ignoti, destinati però presto a uscire allo scoperto, si sono introdotti nel Convento adiacente la Basilica cittadina e, approfittando dell’assenza dei Frati per la preghiera serale, hanno portato via la cassaforte che conteneva l’oggetto sacro. Immediato l’appello dell’amministrazione comunale rivolto a tutti i cittadini, affinché chi fosse a conoscenza di un dettaglio, anche di un piccolo indizio, collaborasse con le Autorità inquirenti per consentire di ritrovare quella corona al più presto possibile. E poi l’appello, con il quale abbiamo tappezzato la città, rivolto agli stessi autori del gesto, invitati a restituire la corona alla Statua della Madonna, ponendo fine alle sofferenze e alle preoccupazioni dei tanti cittadini che in quell’immagine vedono il simbolo della sofferenza di tutte le mamme. L’amministrazione comunale sapeva però di poter contare sulla presenza a Pescara di un formidabile pool di investigatori, uomini dell’Arma e delle altre Forze dell’Ordine che, in sette giorni, attraverso perquisizioni continue, hanno messo alle strette i ladri, costringendoli a restituire il maltolto. All’alba la notizia del ritrovamento ha fatto subito il giro della città. richiamando tantissimi utenti all’interno della Basilica. Personalmente e a nome dell’intera città ho voluto ringraziare il Comandante Galanzi e i suoi uomini che, ancora una volta, hanno dato prova di abilità investigativa e, soprattutto, di forte presenza sul territorio. Siamo certi che nei prossimi giorni verranno individuati e assicurati alla giustizia anche gli autori del furto, e nel frattempo attendiamo ora che la comunità dei Frati Cappuccini torni a mostrare ai cittadini quella corona tanto amata per il suo valore simbolico, corona che poi dovrà essere adeguatamente custodita e protetta per evitare altri simili episodi
E anche dai residenti della zona dei Colli Innamorati,rallegrati e pronti a festeggiare la loro Madonna che ha riottenuto il suo diadema, si congratulano e osannano le forze dell’ordine attraverso le parole del vicepresidente del Consiglio comunale Massimiliano Pignoli:
Nei prossimi giorni le Istituzioni si ritroveranno nella Basilica per partecipare a una funzione solenne che sarà soprattutto un momento per ritrovarsi insieme alla cittadinanza. Negli ultimi sette giorni abbiamo partecipato al dolore della città, alle sue preoccupazioni, alle sue preghiere, affinchè quel simbolo venisse rintracciato al più presto, non tanto per il suo valore economico, quanto per il suo valore religioso. Per alcuni giorni abbiamo anche temuto che magari i ladri, sentendosi braccati dalle Forze dell’Ordine, potessero tentare di disfarsi di quella corona nel modo più brutale, ma speravamo in un moto della coscienza, in un sobbalzo che consentisse ai ladri di comprendere il proprio errore, la propria leggerezza, che consentisse loro di capire che, con quel furto sacrilego, avevano colpito il cuore dell’intera comunità che da centinaia di anni si ritrova attorno alla statua della Madonna, venerandone ogni angolo, ogni elemento, alla ricerca di un aiuto, di una grazia, di un sollievo. E quel moto della coscienza c’è stato, viste le circostanze del ritrovamento e soprattutto grazie all’abilità delle forze investigative schierate sul campo, che in sette giorni sono riuscite a risolvere un caso spinoso, difficile, partendo da pochi indizi. L’intera città è grata all’Arma dei Carabinieri e alle altre Forze di Polizia per lo sforzo compiuto e il risultato raggiunto. Nei prossimi giorni avremo modo di ritrovarci con l’intera comunità dei Colli, alla presenza delle massime istituzioni cittadine, per un momento di raccoglimento, di preghiera e di ringraziamento anche a quegli investigatori che, grazie al proprio impegno serrato, hanno restituito alla città un oggetto amato e sacro.
Per maggiore tranquillità,i frati hanno espresso la volontà di conservare la corona nella cassaforte di una banca della città, sperando che i ladri non vogliano andare anche lì ad oltraggiare l’oggetto sacro.