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La storia di Robert Tosti grande costruttore a New York

da Redazione

chiesaSAN VITO CHIETINO – Robert Tosti ( in realtà si chiamava Rosario Tosto) nacque a San Vito Chietino (CH), il 18 maggio 1887, da Luigi Carlo Francesco TOSTO (cinquantaduenne “muratore” figlio di Rosario (“falegname”) e Rosa IAVICOLI) e Mariangela ROSSI. Non aveva ancora compiuto i diciotto anni quando decise di tentare “il sogno americano”. Sbarcò ad “Ellis Island”, nel 1905, dopo aver attraversato l’oceano sul piroscafo “Sardegna”. Si stabilì nel Bronx a New York. Negli Stati Uniti mise subito a frutto il mestiere imparato dal padre (abilissimo muratore). In più, dotato di una spiccata intraprendenza, aprì da subito un piccola impresa di costruzioni.

Nel breve divenne uno dei più affermati costruttori della città. Nel 1914 sposò l’italo-americana Gemma Pacini. Chiunque voleva costruire bene ed in fretta si rivolgeva a “ Robert l’abruzzese”. Anche quando divenne ricco ed affermato continuò con una vita semplice e modesta fatta di fatica e di onestà. Lo definivano “uno di quei rari individui che preferiscono più fare che raccontare quello che fanno”. Ma di Robert Tosti tutti conoscono il valore ed il prestigio personale. Egli divenne uno degli italiani più popolari e benvoluti del Bronx. Fu costruttore per moltissimi anni. Al suo attivo tutta una serie numerosa di case, di Chiese ( Church of the Immaculate Conception nel 1924; Church of St. Domenic nel 1925) ed uffici innalzati ininterrottamente in ogni luogo.

Una rivista,“Il Carroccio”, nel 1927, così lo definì: “La sua opera sta oggi a testimoniare una eroica forza di volontà e accanto a questa forza una meritevole vittoria. Membro del “Bronx Board of Trade”, socio autorevole della Camera di Commercio Italiana e di molte associazioni, benefattore generoso, desiderato ed accolto nella buona società dove conta amicizie ed appoggi, Robert Tosti è uno di quegli emigranti di cui l’Italia può vantarsi di mandare in giro per il mondo come rappresentanti tipici della sua stirpe”. Davvero non poco per quel giovane “muratore” partito con una valigia carica di soli sogni.

Foto: “ Church of St. Domenic” da lui costruita.

A cura di Geremia Mancini – presidente onorario “Ambasciatori della fame

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