Chieti

La storia di Tito Livio Cannone, storico maestro e direttore didattico a Napoli

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Divenne famoso come scrittore di libri per bambini. Era nato a Torino di Sangro (CH) nel 1863

TORINO DI SANGRO – Tito Livio Cannone nacque a Torino di Sangro (CH), l’8 luglio del 1863, da Angelo (ventunenne “contadino”) e da Teresina Nasuti (ventisettenne “filatrice”). Il parto fu assistito dalla cinquantaseienne “levatrice” Massimina Cavuto. Il piccolo Tito Livio mostrò sin da piccolo una ottima propensione per lo studio unita ad una notevole capacità di apprendimento. Con grande sacrificio dei genitori fu mandato in collegio.

Diverrà prima apprezzato Maestro e poi affermato Direttore didattico. Il 12 dicembre del 1887 sposò a Torino di Sangro Filomena Marinelli (ventiquattrenne “donna di casa” nata a Fossacesia da Raffaele – “ferraro” – e Filomena Antonacci). Il 24 settembre del 1888 arrivò la prima figlia: Teresina. Un altro figlio, Giovanni, nacque nel 1891 (diverrà un ufficiale dei Carabinieri). Tito Livio CANNONE esercitò la professione di insegnante e Direttore didattico in Abruzzo (tra gli altri paesi nella sua Torino di Sangro) successivamente fu chiamato, come Direttore didattico, a Napoli. Nel 1906 ebbe la facoltà di fregiarsi della medaglia d’argento come direttore didattico e maestro in Torino di Sangro (Chieti), nel 1930 a Napoli medaglia d’oro di benemerenza, mentre nel 1933 fu nominato “Cavaliere”. Ma Tito Livio CANNONE fu anche apprezzato scrittore e poeta.

Fu autore di libri per bambini e tra questi: “La Pasqua di Poldino” del 1922, “La rottura del salvadanaio” del 1930, “Pel cuore e per la mente”. Poi durante la sua presenza a Napoli pubblicò, nel 1926, “La Campania: descrizione storico geografica per le scuole”, edito da Vallardi, che ebbe un notevole successo. Tito Livio Cannone fu presidente della Federazione magistrale Marrucina-Frentana. Nel 1925, in rappresentanza della direzione- didattica, fu eletto al Patronato scolastico di Napoli.

Pubblicò per la collana Testi di nozioni di Diritto e di Economia il testo: “Norme di vita sociale. Nozioni di diritto e di economia per la classe 5° elementare” sempre con l’Editore A. Vallardi di Milano. Sulla rivista “I diritte della scuola”, nel 1935, si leggeva: “Tito Livio Cannone, già direttore sezionale nelle scuole di Napoli, ha donate due medaglie d’oro e una d’argento, consegnandole alla Federazione dei Fasci Napoletani”. Infine la rivista “ Almanacco dell’insegnante italiano”, con la quale collaborò per lungo tempo, arrivò a definirlo così: “Tito Livio Cannone, ben noto ai nostri lettori per la genialità dei suoi scritti”.

A cura di Geremia Mancini – presidente onorario “Ambasciatori della fame”

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