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La Storia protagonista all’ITIS Volta di Pescara

da Direttore

PESCARA – Lezioni di storia all’Itis Volta di Pescara. In cattedra sono saliti due docenti d’eccezione. Dapprima uno storico di razza, abituato a raccontare le pagine del passato con una freschezza sconcertante. Dall’altro un medico che con il secondo conflitto mondiale ha dovuto fare i conti da protagonista. Venerdì 9 aprile 2010 i ragazzi della 4^ A liceo, della 5^ A liceo e della 5^ A meccanica (classi della Prof.ssa Giovina Di Girolamo) si sono lasciati incantare dalla rocambolesca esistenza di Witold Pilecki narrata dal suo scopritore: Marco Patricelli. Il giornalista appassionato di storia ha traghettato i giovani tra le pagine del suo libro “Il volontario” (Editori Laterza) e tra le pieghe di una storia che non viene raccontata  dai testi scolastici.

La romantica biografia del tenente di cavalleria polacco, uomo colto, appassionato di arte e di agricoltura e soprattutto patriota ha entusiasmato una generazione che ha bisogno di veri eroi.  Ma che nello stesso tempo si è ritrovata a spolverare quelle nozioni di storia apprese sui testi scolastici e a scoprirne il fascino nascosto. Sullo sfondo di una Polonia aggredita nel 1939 dal Terzo Reich e dall’Urss, spartita tra Stalin e Hitler con il Patto Ribbentrop – Molotov, Pilecki entra in clandestinità ed è tra i fondatori dell’esercito segreto polacco.

Nel 1940 si fa addirittura catturare dalla Gestapo per entrare nel lager di  Auschwitz e poter informare gli Alleati su cosa vi accadesse in modo da creare una rete clandestina al suo interno. Da qui riesce addirittura ad evadere collaborando con il Governo polacco in esilio a Londra. Nel 1944 partecipa alla Rivolta di Varsavia e dopo la capitolazione cade prigioniero dei tedeschi. Alla fine della guerra viene liberato. Dopo un breve soggiorno in Italia, decide di offrirsi nuovamente come volontario per tornare in una Polonia questa volta occupata da Stalin. Catturato, è accusato di spionaggio e dopo un processo farsa non solo viene ucciso con un colpo alla nuca, ma viene condannato alla damnatio memoriae: il regime vieta che si parli di lui e ancora oggi i famigliari non sanno in quale parte del cimitero di Varsavia sia sepolto il suo corpo.

La Grande Storia è ripiombata di nuovo all’Itis  giovedì 15 aprile 2010 con il noto medico pescarese Luciano De Angelis, che ha incontrato gli alunni della 5^ A liceo e della 5^ A meccanica alla presenza della Prof.ssa Giovina Di Girolamo.  Il periodo è all’incirca lo stesso: 1943-1944. La prospettiva è diversa. De Angelis infatti è l’autore di “Un anno particolare” (Edizione Tracce), le avventure autobiografiche di un undicenne che si ritrova a fare i conti con un dramma dirompente: la guerra. I ragazzi hanno avuto così l’occasione di addentrarsi nei sentimenti e nella psicologia delle vittime dei bombardamenti, degli sfollamenti, delle persecuzioni naziste, della Liberazione e dell’occupazione degli alleati del territorio abruzzese. A fungere da guida un uomo che  quei momenti li ha vissuti e li ha interpretati con gli occhi di un bambino per poi scalfirli per sempre nella propria memoria.

I due “docenti” si sono successivamente incontrati il 27 aprile 2010 in un evento culturale , che si è svolto al Circolo Tennis di Pescara. All’incontro su LE GRANDI FUGHE (dalle fughe del Re, di Mussolini e dei pescaresi, alle fughe di Bach, Mozart, Eisler) hanno partecipato: Luciano De Angelis, Presidente del Circolo Tennis Pescara,  Marco Patricelli, Giornalista e storico, il Trio d’archi “Mandeville” con Cinzia Zuccarini – violino, Hazel Goddard – viola, Simona Abrugiato – violoncello, e Nicoletta Di Gregorio, Presidente Edizioni TRACCE e coordinatrice dell’incontro.

Nella prima foto è ritratto il Dott. Luciano De Angelis mentre nella seconda sono presenti i ragazzi delle 5^ con la professoressa Di Girolamo.

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