PESCARA – Il Gruppo di Lettura della Scuola Macondo – l’Officina delle Storie di Pescara, scuola fondata e diretta dallo scrittore abruzzese Peppe Millanta, conclude il ciclo di presentazioni con l’ottavo ed ultimo appuntamento dedicato alla lettura, previsto per venerdì 20 maggio alle ore 19:00 con il romanzo “La teologia del cinghiale” (Elliot) di Gesuino Nemus.
E’ luglio del 1969. Durante i giorni dello sbarco sulla luna, a Telévras, paese dell’entroterra sardo, due ragazzini vengono coinvolti in una serie di eventi misteriosi. Il primo è Matteo Trudìnu, talentuoso figlio di un sequestratore latitante; l’altro è Gesuino Némus, un bambino silenzioso e problematico. Un giorno il padre di Matteo, scomparso da settimane, viene trovato morto. Misteri, colpe antiche, segreti e rivelazioni vengono scanditi a ritmo battente in un romanzo dalle tinte gialle sapientemente orchestrato, imprevedibile e originalissimo per trama, stile, umorismo e inventiva. Un’opera pirotecnica, geniale e ricca di suspense che ci avvolge con le voci, i sapori e la magia della terra sarda, raccontando gli ultimi cinquant’anni di un’Italia sospesa fra modernità e tradizione.
Chi è Gesuino Némus?
Gesuino Nèmus, pseudonimo di Matteo Locci (Jerzu, 1958), è uno scrittore italiano. Esordisce nella narrativa con La teologia del cinghiale, edito da Elliot nel 2015 e vincitore, tra gli altri, del Premio Campiello Opera Prima e del Premio John Fante Opera prima. A La teologia del cinghiale segue I bambini sardi non piangono mai, vincitore Premio Franco Fedeli miglior poliziesco dell’anno 2016.
Per ricevere il link per partecipare alla presentazione (su zoom) contattare il numero 3703525381 o scrivere a scuolamacondo@gmail.com.
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