PESCARA – Per la rassegna Four Genertions quattro generazioni di teatro di ricerca, arriva al Florian Espace il Teatro del Lemming di Rovigo, con la Presentazione Sabato 30 aprile ore 18.30 del libro La Tetralogia del Lemming. Il mito e lo spettatore di Massimo Munaro, Il Ponte del Sale, Rovigo, 2021, in diretta streaming con gli autori.
Il libro raccoglie i testi e le testimonianze di quattro storici lavori del Teatro del Lemming: Edipo, Dioniso e Penteo, Amore e Psiche, Odisseo, più le due postfazioni alla Tetralogia, A Colono e L’Odissea dei Bambini. Il racconto – anche attraverso le posizioni articolate della critica, le lettere di tanti spettatori e i diari di lavoro degli attori – disegna un’avventura teatrale e umana fra le più singolari degli ultimi decenni. Al centro di questi lavori c’è la potenza sempre attuale del mito e c’è lo spettatore che, nel suo diretto coinvolgimento sensoriale, assume qui, per la prima volta anche in senso drammaturgico, il ruolo di protagonista.
Si prosegue sempre nella serata di Sabato 30 aprile ore 19.30- 20.15- 21.00 – 21.45 con lo spettacolo Metamorfosi – di forme mutate; musiche, drammaturgia e regia di Massimo Munaro con Alessio Papa, Diana Ferrantini, Fiorella Tommasini, Katia Raguso, Marina Carluccio
Liberamente ispirato alle Metamorfosi di Ovidio, lo spettacolo propone per ogni partecipante un‘immersione intima e personale nello spazio del rito, del mito e del ricordo. Il lavoro propone anche una possibile via d’accesso ad un altro livello di realtà, dove si è posti all’incrocio fra il mondo dei vivi e il mondo dei morti. È come se si precipitasse nel labirinto di una memoria ad un tempo personale e archetipica. La distanza attore-spettatore mima qui quella distanza irricomponibile che ci separa da ciò che è stato e che non tornerà più. La materia si disfa, si decompone, si mescola. Tutto cambia e si trasforma. Le Metamorfosi cantate da Ovidio si specchiano, così, nelle tante metamorfosi attraversate da ciascuno di noi, in un continuo movimento fra morti e rinascite. Il tentativo è quello di “costruire uno spazio rituale e misterico, nel quale opporre al fragore dei media il silenzio di un incontro, il fuoco di un’esperienza condivisa. Un incontro fra umani”.
Il Teatro del Lemming di Rovigo, inizia il suo percorso negli anni ’90 e pone da subito al centro della sua ricerca il rapporto con lo spettatore, con spettacoli per poche persone alla volta e con una relazione molto forte con gli interpreti. Un tipo di teatro a rapporto ravvicinato che anche il Florian ha sperimentato in un periodo della sua storia con spettacoli che hanno lasciato il segno anche a Pescara e in regione a partire da “La Confessione” e da “Visita ai Parenti”, due progetti di Walter Manfrè. La compagnia del Lemming, fondata da Massimo Munaro e da Martino Ferrari, si afferma fin dagli anni ‘90 come una delle realtà più innovative della ricerca teatrale italiana calcando con successo in questi anni i più prestigiosi palcoscenici Italiani ed Europei (Francia, Spagna, Polonia, Bosnia, Germania, ecc.) ed è stata più volte presente nelle stagioni del Florian Metateatro con spettacoli sempre intriganti e con interessanti laboratori teatrali.
Per lo spettacolo è previsto l’ingresso di un numero limitato di spettatori con prenotazione obbligatoria in 4 turni secondo il seguente orario 19.30 / 20.15 / 21.00 / 21.45
Tutte le info per i biglietti sul sito e sui canali social del Florian Metateatro