Tutti sanno che il primo maestro di Gabriele D’annunzio, dopo le sorelle Del Gado, fu Eliseo Morico. Più volte citato nei vari libri ma mai nulla di più su di lui. In realtà chi era ? Dove era nato? Quale fu il suo destino? Oggi siamo in grado di svelare molto della vita di quest’uomo entrato nella storia per aver insegnato al grande Poeta.
Eliseo Cesidio Morico nacque a Castel del Monte (AQ), il 1 Marzo del 1848, da Giovanni Morico (trentenne “bracciale” figlio di Giovanni – “pastore” – e di Lucia Bottiglione “contadina”) e di Lucia Mucciante (venticinquenne “contadina” figlia di Nicola -“bracciale” – e Loreta Giuliani “contadina”). Il parto di Eliseo fu assistito dalla ottantenne “levatrice” Candida D’Angelo. L’atto fu registrato dinanzi all’allora Sindaco Donato Petronio. I genitori di Eliseo si erano sposati il 1 agosto del 1846.
Da bambino Eliseo andò più volte al pascolo con i nonni ma, quando poteva, sempre accompagnato da un libro. Fu il parroco che, accortosi della spiccata intelligenza del bambino, lo invogliò nelle letture e nello studio. Così, con non pochi sacrifici dei genitori, Eliseo divenne Maestro. Poi per strano destino si trovò a Pescara. E per altrettanta strana sorte incrociò la sua strada con il piccolo Gabriele D’Annunzio divenendone il Maestro.
Un incontro importante per Gabriele D’annunzio che, quando tornava a Pescara, lo volle più volte incontrare. La vita di Eliseo fu totalmente ed intensamente dedicata alla scuola. Lasciata Pescara peregrinò per alcune scuole di campagna della provincia. Poi arrivò l’incarico che gli segnò, per sempre, la vita umana e professionale. Fu inviato a Catignano e lì rimase per il resto della sua esistenza. Gli arrivò un encomio nel 1873 che così recitava: “ Non esiste che una Cassa scolastica regolarmente istituita dal maestro Eliseo Morico in Catignano. Essa venne aperta al primo novembre 1873, e al 10 dicembre dello stesso anno eransi raccolte quindici lire”.
Nel 1888 gli giunse il riconoscimento di “Menzione Onorevole” ed ecco il testo: “Al maestro Morico Eliseo, pel suo apparecchio dell’insegnamento della lettura, ed il suo metodo per quello della geografia, nonché per le sue lezioni di agronomia elementare”.
Sempre nel 1888 su una rivista della scuola venne scritto: “Apprendiamo con piacere che l’ottimo maestro, Eliseo Morico, è stato testè riconfermato a vita, ad unanimità dei voti, dal Consiglio Comunale di Catignano, e nominato Direttore didattico”.
Pur di non lasciare la “sua” Catignano rinunciò all’incarico di maestro superiore a Teramo. Successivamente dal Ministro della Pubblica istruzione come “Ricompensa ai benemeriti dell’istruzione popolare”, con Regio decreto 22 marzo 1900, gli venne conferito il titolo di Cavaliere con medaglia d’argento. In quella occasione ebbe luogo a Catignano una pubblica cerimonia in suo onore. Fu festeggiato dagli ex alunni e dai colleghi e il sindaco lo premiò definendolo: “Il nostro valoroso Direttore didattico”.
Per tutta la vita Eliseo Morico coltivò la passione dell’apicoltura. Anche in questo campo ottenne prestigiosi riconoscimenti. Il Ministero dell’Agricoltura gli assegnò una medaglia: “Per aver sostituito 90 alveari a favo mobile ad altrettanti villici e per aver per tre anni consecutivi insegnato molto zelo, profitto e gratuitamente, l’apicoltura. Eliseo Morico, aveva sposato Emilia Masci, morì a Catignano in via Borgo Nuovo, il 28 febbraio del 1924.
A cura di Geremia Mancini – presidente onorario “Ambasciatori della fame”