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L’agente di custodia Virgilio Fagnano: un partigiano dimenticato

da Redazione

agente custodiaCHIETI – Virgilio Fagnano nacque a Chieti in Colle Minerva, il 15 febbraio 1904, da Luigi Carlo (ventinovenne “contadino” figlio di Giuseppe e Maria Sciarelli) e da Concetta Mazzatenta (ventisettenne “contadina” figlia di Alfonso e Maria Peca). L’atto fu registrato dinanzi a Vincenzo De Santis Segretario delegato. I suoi genitori si erano sposati a Chieti il 27 gennaio 1900. Virgilio Fagnano divenne Agente di Custodia.

Nel 1929 era in servizio a Trieste. Nel 1934 a Parma. Nel 1938 a Bari. Successivamente venne trasferito presso le carceri di “San Giovanni in Monte” a Bologna ( durante l’occupazione tedesca divenne il principale luogo di reclusione e fu utilizzato dal locale comando SS comprendente anche la sezione della Gestapo). É durante questo periodo che Virgilio Fagnano scelse, a proprio rischio, di offrirsi come “staffetta” tra i prigionieri e quelli che operavano all’esterno in clandestinità.

In particolare collaborò e strinse rapporti con l’organizzazione politico-militare denominata “CUMER” (Comando militare della Resistenza in Emilia-Romagna). Per questa sua coraggiosa azione, dopo la Liberazione, venne riconosciuto partigiano a partire dal 1 novembre del 1943. Probabilmente ebbe un ruolo fondamentale nell’audace intervento di un nucleo di partigiani della 7a Gap che, il 9 agosto 1944, favorirono l’evasione di gran parte dei prigionieri della sezione maschile.

A cura di Geremia Mancini – presidente onorario “Ambasciatori della fame”

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