Al più famoso lago di Scanno dove si può nuotare da decenni, si aggiunge l’incantevole bacino lacustre di Barrea. Ecco quanto riferiscono i dati di Arta Abruzzo 2018
REGIONE – Da quest’anno i laghi balneabili in Abruzzo salgono a due: a quello più famoso di Scanno, dove si può nuotare da decenni, si aggiunge l’incantevole bacino lacustre di Barrea, che è diventato meta di bagnanti da giugno scorso in virtù degli esiti favorevoli delle analisi effettuate da Arta Abruzzo nel 2018. Le aree interne abruzzesi si candidano così, nella stagione calda, a punto di riferimento del turismo non solo tipicamente montano, coniugando la bellezza degli scenari naturali, fatti di gole e cascate immerse nel verde, alla possibilità di rinfrescarsi con un tuffo nel blu.
«La giunta regionale – sottolinea il direttore generale di Arta, Francesco Chiavaroli – sta investendo molto per il rilancio dell’entroterra, anche per evitarne il progressivo spopolamento, ed è per questo massima l’attenzione dell’Agenzia per la balneabilità dei nostri laghi, al pari di quella costiera. Siamo perfettamente consapevoli dell’importanza di dati di balneazione favorevoli per la promozione del turismo abruzzese, con il suo indotto fatto di attività ricettive e servizi di accoglienza, e lavoriamo ininterrottamente anche d’estate per fornire a residenti e turisti le informazioni utili a godere con serenità dell’ambiente ricco e variegato che la nostra regione offre».
Il monitoraggio delle acque di balneazione dei laghi di Scanno e Barrea è affidato al Distretto provinciale Arta di L’Aquila, che effettua i controlli con cadenza mensile, secondo il calendario fissato dalla Regione Abruzzo. Vengono effettuati campionamenti con le stesse modalità di quelli in mare: il punto di prelievo deve avere una profondità di almeno un metro e i campioni devono essere raccolti 30 centimetri sotto la superficie dell’acqua. S’indagano gli stessi parametri microbiologici del mare: Escherichia coli ed Enterococchi intestinali, i cui limiti di legge, per i laghi, sono diversi da quelli richiesti per l’acqua di mare. I riferimenti normativi sono il decreto legislativo 116 del 2008 (Attuazione della direttiva 2006/7/CE relativa alla gestione della qualità delle acque di balneazione e abrogazione della direttiva 76/160/CEE) e il D.M. 30 marzo 2010 (Definizione dei criteri per determinare il divieto di balneazione, nonché modalità e specifiche tecniche per l’attuazione del decreto legislativo 30 maggio 2008, n. 116, di recepimento della direttiva 2006/7/CE, relativa alla gestione della qualità delle acque di balneazione). Quest’ultimo fissa per le acque interne i limiti di 1000 MPN/100 mL per l’Escherichia coli e di 500 UFC/100 mL per gli Enterococchi, oltre i quali scatta il divieto di balneazione disposto dal Comune di competenza con apposita ordinanza.
Tornando ai laghi abruzzesi, quello di Scanno, inserito nell’elenco dei Siti di Interesse Comunitario (SIC), è di origine naturale e viene considerato tra i più belli d’Italia grazie anche alla sua suggestiva forma a cuore. Lungo il suo perimetro sono stati individuati 5 punti di prelievo: 3 ricadono nell’ambito territoriale del Comune di Villalago e 2 in quello di Scanno. Sulla base dei dati analitici del quadriennio 2015-2018, la Regione Abruzzo ha classificato le acque del lago di Scanno come “eccellenti” e per la prima volta, quest’anno, la spiaggia di Villalago si è aggiudicata la Bandiera Blu della FEE (Foundation for Environmental Education), insieme a quella di Scanno, già premiata nel 2018, e ad altre 8 località della costa abruzzese (Tortoreto, Giulianova, Roseto degli Abruzzi, Pineto, Silvi, Fossacesia, Vasto, San Salvo).
I criteri per assegnare l’ambito vessillo alle località costiere europee tengono conto delle attività di informazione al pubblico e di educazione ambientale, della corretta gestione ambientale, dei servizi offerti e delle misure di sicurezza per la tutela dei bagnanti. Vengono poi valutati alcuni parametri relativi alla qualità delle acque: la spiaggia deve rispettare i requisiti di campionamento e frequenza relativamente alla qualità delle acque di balneazione, nonché gli standard e i requisiti di analisi relativamente alla qualità delle acque di balneazione; nessuno scarico di acque reflue, né urbane né industriali, deve interessare l’area; la spiaggia deve avere conformità con i valori, previsti dalla direttiva sulle acque di balneazione, relativamente ai coliformi totali, ai coliformi fecali e agli streptococchi e deve rispettare i requisiti di Bandiera Blu per parametri fisici e chimici riguardanti oli e altro materiale galleggiante. Una spiaggia che si aggiudica il riconoscimento dalla Fee è dunque sinonimo di garanzia, anche per la balneabilità delle acque.
Un altro gioiello del turismo balneare abruzzese delle aree interne è il lago artificiale di Barrea, dove è consentito nuotare da quest’estate. Situato nel cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, oltre a Barrea, bagna anche i comuni di Civitella Alfedena e Villetta Barrea. I punti di campionamento per la balneazione sono 3: in località La Gravara, in località Convento e nell’area antistante il Campeggio Colle Ciglio, tutti ricadenti sul territorio comunale di Barrea. Nelle restanti aree, comprese quelle ricadenti nei Comuni di Civitella Alfedena e Villetta Barrea, persiste il divieto di balneazione.
I risultati dei controlli effettuati da Arta, consultabili sul sito istituzionale da computer o smartphone (sezione ‘Balneazione’) e sul Portale Acque del Ministero della Salute (www.portaleacque.salute.gov.it), vengono trasmessi di volta in volta alla Asl aquilana, ai Comuni interessati e alla Regione. Per il lago di Barrea anche all’Ente Autonomo Parco Nazionale Abruzzo-Lazio e Molise.