Domenica 25 luglio presso l’Azienda Agricola Moffa lo spettacolo liberamente tratto dal romanzo Donne che parlano. Ingresso libero
MANOPPELLO – Narcotizzate e stuprate nel sonno. Era il 2011 quando un processo rivelò che in Bolivia, in una remota colonia mennonita chiamata Manitoba più di 130 donne erano state ripetutamente anestetizzate e abusate nelle loro stesse case. Liberamente ispirato al romanzo Donne che parlano dell’apprezzata scrittrice Miriam Toews, andrà in scena domenica 25 luglio, a Manoppello, lo spettacolo “L’Altra opzione” (Ingresso gratuito).
Con umorismo, dolcezza, struggimento, compassione e vitalità otto voci distinte che rappresentano le donne della comunità, più una maschile quella del narratore si incontrano per decidere come comportarsi di fronte alla violenza subita: vendicarsi o perdonare?
A ospitare l’evento patrocinato dal Comune, la splendida cornice dell’Azienda Agricola Moffa (Colle Sant’Andrea, Manoppello, dalle ore 19,00), che vedrà sul palcoscenico gli interpreti dell’associazione L’Arte del Teatro di Pescara: Patrizia Di Fulvio, Cintia Scarpone, Daniela Pietrunti, Marta Palmarella, Valeria Astolfi, Anna Pieramico, Sara Settepanella e Clio Di Nisio.
L’adattamento teatrale è firmato da Patrizia Di Fulvio, la regia è di Angela Di Fulvio, mentre ideazione e realizzazione trapunta e grafica sono, rispettivamente, di Laura Di Nicola e Thoma.
“La violenza di genere, soprattutto dopo questo lungo e difficile periodo di emergenza sanitaria, le cui restrizioni hanno purtroppo acuito le situazioni di disagio sociale, rappresenta un tema di drammatica attualità – ha detto l’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Manoppello Giulia De Lellis – Ecco allora che la messa in scena di domenica diventa portatrice di un messaggio alto che restituisce voce e senso alle parole come risposta all’isolamento, fisico e culturale, che espone all’ignoranza, alla paura e alla superstizione e genera violenza”.