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L’Amministrazione Maragno abolisce i premi di cubatura

da Redazione

Comune MontesilvanoMONTESILVANO (PE) – Si è concluso definitivamente il processo avviato nel novembre 2016 per porre fine agli scempi urbanistici nella città di Montesilvano. Il Consiglio Comunale ha licenziato all’unanimità la delibera di approvazione relativa alla variante parziale agli articoli 5 e 37 delle NTA del PRG.

L’atto in sostanza impone un indice di fabbricabilità, disciplinando gli interventi di demolizione e ricostruzione nelle sottozone B3, dove l’assenza di regole certe negli anni ha portato alle costruzioni selvagge di cui è stata oggetto Montesilvano.

«Questa Amministrazione – sottolinea l’assessore all’urbanistica, Annalisa Fumo – ha ancora una volta preso in mano una situazione irrisolta, ignorata per 20 anni con coraggio e determinazione, stabilendo regole certe e precise, per salvaguardare la qualità della vita dei cittadini e porre fine a tutte quelle speculazioni edilizie che hanno danneggiato fortemente l’immagine di Montesilvano. Attraverso la riduzione dell’indice di fabbricabilità, infatti, pone un freno alla realizzazione di nuove costruzioni profondamente difformi dal tessuto urbano esistente».

Il 23 marzo 2001, il Consiglio Comunale con atto n. 20 approvava la variante generale al PRG. L’art. 37 delle Norme Tecniche di Attuazione (N.T.A.) disciplina l’edificazione delle sottozone B3. La delibera adottata a novembre 2016 dal Consiglio Comunale, frutto della mozione presentata dal consigliere Gabriele Di Stefano, risolve i problemi di interpretazione che negli anni si sono verificati in ordine ai progetti di demolizione e riedificazione presentati nelle sottozone B3, a causa del richiamo all’ultimo comma dell’art. 5 della N.T.A. contenuto nell’art. 37. L’eliminazione di tale richiamo e, conseguentemente, dell’intero ultimo comma dell’art. 5 delle N.T.A., elimina ogni incertezza e consente di disciplinare con chiarezza gli interventi di demolizione e riedificazione nelle sottozone B3 che, pertanto, possono usufruire della maggiorazione del 20% rispetto all’indice di fabbricabilità fondiario esistente. Oggi, dopo i tempi previsti dalla normativa per la presentazione di eventuali deduzioni alle modifiche apportate, il Consiglio Comunale ha approvato definitivamente la variante.

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