‘L’Amore si impara’: la tela di Roberta si dipana ad Avezzano

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La presentazione l’8 luglio presso la struttura ‘Pinguino Village’ di Avezzano

AVEZZANO (AQ) – Le mille facce del sapersi amare: Roberta Di Pascasio presenta il suo ultimo figlio letterario, vincitore del Premio Nazionale Bukowski 2014. Tante storie intrecciate fra di loro dall’ago e il filo del dover crescere per cambiare.
In 128 pagine cartacee, le mille facce di un secondo e non programmato innamoramento verso l’esistenza riscoperta e ritrovata. Ad Avezzano, l’8 luglio prossimo, il libro delle storie di vita incominciate, procedute e capovolte su sé stesse per reinventarsi come nuove, verrà presentato al grande pubblico della Marsica. La scrittrice Roberta Di Pascasio, originaria di Avezzano e di recente ‘incoronata’ come vincitrice assoluta in merito al Premio Nazionale Bukowski proprio grazie al suo ultimo manufatto letterario, ha deciso, questa volta, di dar conto all’amore che conta. Ed ecco che nasce, come primavera dall’inverno, il suo ultimo prodotto di penna: una silloge fatta di storie legate fra di loro da una ragnatela di corrispondenze.

Il libro, in presenza dell’autrice stessa, sarà presentato l’8 luglio, presso la struttura ‘Pinguino Village’ di Avezzano, alle ore 19 in punto di sera, in via Masse d’Albe.

La raccolta rocambolesca di storie che fuggono e si inseguono prende il la proprio dal racconto vincitore del prestigioso Premio Bukowski: l’omonima composizione narrativa dal titolo di ‘L’Amore si impara’. Come la mitologica tela di Aracne, giovane fanciulla della Lidia, che sfidò, secondo la leggenda, a colpi di cucito l’ira della dea Atena, anche la tela intessuta da Roberta Di Pascasio mostra e dimostra le colpe e gli inganni d’amore e di morte umani. Per l’occasione, lo scrittore e attore teatrale Alessandro Martorelli, co-fondatore della compagnia ‘Teatranti tra Tanti’, darà volto e voce ad alcuni personaggi presenti nella raccolta. Nel libro, quindi, sono racchiuse storie di formazione, nell’accezione più schiettamente narrativa possibile: storie di trasformazione e di rottura, in cui i personaggi evolvono, affrontano la malasorte e si mettono in discussione per scoprire, infine, un lato di sé che non credevano di possedere. Uno solo il fil rouge che le tiene legate assieme: la capacità di rinnovarsi e di guardare le cose da prospettive diverse. Le ferite rimarginate generano sempre un’armatura inconsapevolmente irrobustita.
La silloge di pezzi di umanità narrati, edita da ‘Giovane Holden Edizioni’ (collana ‘Battito Libero’), racconta, senza filtri velati, le vite di tutti: una donna deve fare i conti con un destino feroce che le stravolge la vita, una Miss s’aggrappa, come sirena imbambolata, ai suoi sogni di gloria, un vecchio a cui è rimasto solo il passato, prova a dare un senso alla sua esistenza e, infine, un uomo, s’impone di salvare niente di meno che se stesso. Roberta Di Pascasio, cioè, ha deciso di dar una voce alle voci segrete e disgregate dell’uomo e della donna dell’età contemporanea: come a dire che la vera rivoluzione, parte da un ‘dentro’ distrutto prima e chiarificato poi. Il vero fuoco delle torce di protesta combacia con quello della personalità in mutamento.

Roberta Di Pascasio, ad oggi, ha pubblicato Le porte di Cocteau, edito da Giulio Perrone Editore ed e-mozioni da poco, messo nero su bianco da Edimond edizioni e vincitore del premio Città di Castello.  Cura mensilmente una rubrica letteraria per il quotidiano on-line di respiro provinciale ilCapoluogo.it e fa parte dell’Ufficio del Teatro del comune di Avezzano. Da qualche anno, inoltre, è responsabile dell’agenzia letteraria ‘Ponte di Carta’, vera perla di cultura dell’entroterra abruzzese.

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