Uno dei classici del teatro contemporaneo, nella versione originale di Luciano Nattino, catalizza l’attenzione della stagione al “Teatro Studio” di Lanciano
LANCIANO (CH) – Oggi,24 febbraio,alle ore 21.00 al “Teatro Studio” di Lanciano (via Santa Maria dei Mesi, 12) andrà in scena uno dei classici del teatro contemporaneo, nella versione originale di Luciano Nattino, che la ripropone come nel 1983.
“Scaramouche” è il soprannome del capocomico di una troupe anni Quaranta, con il sogno di una grande rivista da realizzare e da portare in tournée per i cortili d’Europa, per le truppe in guerra. Un artista costantemente alle prese con i problemi dei soldi, dell’amore, dell’arte comica e quella di arrangiarsi, così tanto «molièriano» da ricordarci Arpagone, Alceste, Sganarello.
Insieme a lui un gruppo di attori, cantanti e danzatori con i soliti conflitti interni, gli sconvolgimenti derivanti da nuovi arrivi, le delusioni e le speranze. “Scaramouche”, costruttore di maschere e ideatore di numeri teatrali, allestisce la rivista ripercorrendo diversi autori e generi teatrali, con riferimenti al teatro minore del primo Novecento e con scene da Pirandello, Jarry, Brecht, Ruzante, Shakespeare e naturalmente Molière.
Un mosaico tuttavia non casuale, dove i dialoghi e i lazzi comici, il gesto surreale, le canzoni e i balletti diventano l’occasione per gli intrecci tra il teatro e la vita dei protagonisti con gli inevitabili equivoci, le sorprese e le trasgressioni.
Lo spettacolo parte da questa ripetuta iniziazione, da questo inventarsi volta a volta di fronte al mondo; un mondo guasto, guastato dalla guerra e dal denaro, in cui Scaramouche e i suoi riescono tuttavia a sopravvivere, a resistere.
Questo “Scaramouche” è uno spettacolo “storico” della compagnia “Magopovero” (oggi denominata “Casa degli Alfieri”) creato nel 1983, con debutto ad Asti Teatro 5, che effettuò in quegli anni una lunga tournée nazionale ed internazionale.
Come allora, questa pièce porta ancora la firma di Luciano Nattino, regista e autore del testo (con il quale gli Acerbi perseguono da anni una fattiva collaborazione) ed esso vuole essere soprattutto un omaggio a Eugenio Guglielminetti, che ideò la bellissima scenografia e i magnifici costumi, il primo lavoro di un fruttuoso sodalizio, e a Paolo Conte che di “Scaramouche” scrisse le musiche originali ed è tuttora disponibile ad una ulteriore
collaborazione in merito.
La recente scomparsa di Eugenio Guglielminetti (che per il Teatro degli Acerbi ha rappresentato un fondamentale punto di riferimento artistico oltre che umano) ha portato alla decisione di realizzare questo progetto in sinergia con la Casa degli Alfieri, riprendendo sotto la supervisione della Fondazione Guglielminetti e di Giuseppe Orlandi i progetti delle scene e i costumi originali affidandoli alla realizzazione di Francesco Fassone, artista emergente, per anni collaboratore di Guglielminetti.
Testo e regia di Luciano Nattino
Con Massimo Barbero, Patrizia Camatel, Fabio Fassio, Chiara Magliano, Carlo Nigra
Musiche originali di Paolo Conte
Scene di Eugenio Guglielminetti
Regista assistente: Esther Ruggiero
Costumi: Elena Bovolenta
Produzione musicale: Tiziano Villata
Rielaborazione scenografica: Francesco Fassone, Alice Delorenzi – Officina dello Spettacolo
Produzione: Casa degli Alfieri – Teatro degli Acerbi – Asti Teatro 29
In collaborazione con la Fondazione E. Guglielminetti – Centro di Studi Teatrali e d’Arte Fugurativa