Lanciano-Andria 2-1: vince la maggior determinazione in campo

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LANCIANO (CH) – Salve a tutti ed eccomi a raccontarvi la nona giornata di campionato che ha visto di scena al Biondi la sfida tra la squadra di casa e l’Andria. È doveroso per me aprire questo mio articolo con il rinnovato gemellaggio tra le due tifoserie, che in questi tempi di “calcio malato” resta una delle poche cose belle del calcio, durante la contesa da parte delle due tifoserie si sono ripetuti cori di reciproco incitamento.

Al Biondi il pubblico accorso ha assistito ad una gara maschia (i 7 ammoniti ne sono la riprova), ogni pallone è stato “combattuto” con il miglior agonismo dalle due compagini, ma sicuramente in campo non si è vista cattiveria. Gli ospiti si sono dimostrati una squadra in condizione, ben messa in campo e che ha lottato su ogni pallone, ma sinceramente troppo rinunciataria in avanti, basti infatti pensare che il temuto bomber Innocenti (così come l’altro avanti Del Core) non si è reso mai pericoloso e questo sicuramente anche per merito della retroguardia di casa.

COSÌ IN CAMPO – L’ex mister di Giulianova e Vasto ha schierato i suoi con il consueto 4-2-3-1, ha dato fiducia ai due under: il portiere Ragni (al posto dello squalificato Spadavecchia) e il terzino Meccariello. Al centro del pacchetto arretrato hanno giocato la coppia Cossentino-Zaffagnini, mentre a sinistra capitan Pienotti, con il sopraccitato under Meccariello a destra. La cabina di regia è stata affidata a Paolucci (abruzzese) e ad Arini. Sulle corsie laterali De Giorgi (sostituito poi da Minesso) a destra e Comini a sinistra. In prima linea il trequartista Del Core e il centravanti Innocenti. La squadra pugliese è sempre rimasta corta in mezzo al campo tra difese e centrocampo, mentre gli avanti sono sembrati troppo isolati. Hanno giocato una gara accorta in difesa, ma sicuramente in avanti non ha avuto sussulti, sono mancate le verticalizzazioni e velocità di manovra. Non abbiamo notato schemi di attacco che potessero dare palle giocabili ad Innocenti e Del Core. Devo segnalare qualche fischio verso i giocatori dell’Andria (ieri in maglia verde) da parte dei propri tifosi a fine gara e questo a causa della delusione per la terza sconfitta stagionale di una squadra che sulla carta ha un buon potenziale (superiore a quelle dei precedenti campionati), ma che fino ad ora sta deludendo in parte le attese.

Mister Gautieri ha invece variato qualcosa rispetto alle prime giornate ed ha disposto i suoi con il solito 4-3-3, nel dettaglio la difesa a 4 composta da destra verso sinistra da Aquilanti (preferito a Vastola), Amenta, Massoni e Mammarella; i tre di centrocampo sono stati Capace, D’Aversa e Volpe. In avanti Pavoletti al centro con Titone (spostato nel secondo tempo a sinistra e sostituito nel finale da Turchi) a destra ed Improta (nel secondo tempo Chiricò che ha giocato sulla destra) a sinistra. Questa volta a differenza di quasi tutte le precedenti gare di campionato la Virtus è uscita fuori alla distanza e dopo un primo tempo non brillantissimo nella ripresa la squadra della famiglia Maio ha cercato e voluto la vittoria con tutte le proprie forze.

La squadra Frentana si è dimostrata essere ben messa in campo ed ogni elemento sapeva come giocare, nonostante si è notata una minore brillantezza rispetto alle prime apparizioni. In ogni caso oggi vincere contro l’Andria non era sicuramente un obiettivo facile per nessuno, sia per il potenziale della squadra ospite che per il momento non brillante (non tanto per il gioco, ma per i risultati) della squadra di Gautieri che aveva conquistato un punto nelle ultime 4 gare. La vittoria è stata sicuramente meritata, anche se un pareggio non avrebbe fatto “gridare” allo scandalo.

Ci è piaciuto come i reparti erano uniti e la squadra non si è mai allungata. Questa volta la supremazia territoriale della squadra di casa non ha permesso di far male sulle fasce, ma ha prodotto numerose punizioni dalla tre quarti e altrettanto numerosi calci d’angolo che questa volta la squadra della famiglia Maio ha saputo concretizzare. Il pressing a centrocampo della squadra pugliese ha portato a volte gli uomini di casa a cercare di “sfondare” tramite lanci lunghi che venivano il più delle volte ribattuti dalla squadra di Di Meo.

Si è visto tra l’altro che il bravo mister di casa abbia variato il modo di giocare e gli schemi di alcuni, infatti abbiamo visto Chiricò, che più volte al posto di cercare il fondo preferiva accentrarsi e crossare, così come oltre ai non fruttuosi lanci lunghi, la squadra rosso-nera ha tentato a volte delle veloci verticalizzazioni impostate sia da Capace che da Volpe. Come detto sopra, non sono stati i numeri a rendere apprezzabile la gara, ma la motivazione e la tecnica dei 22 in campo. Pressing a tutto campo dei 22, determinazione sono stati gli ingredienti del match e la Virtus ci ha indubbiamente messo qualcosina in più. I migliori della gara in casa Frentana: Massoni ed Amenta mentre per gli ospiti Arini e De Giorgi.

LE PAGELLE:

VIRTUS LANCIANO:

Aridità 6,5 il numero uno frentano si fa trovare pronto sulla conclusioni di Comini, questa volta è bravo ed attento anche nelle uscite;

Aquilanti 6,5 ha un difficile cliente come Comini ma lo fronteggia bene, è bravo anche in fase di impostazione, ripaga la fiducia ricevuta dal mister con una prestazione positiva;

Mammarella 6,5 oggi limita le sue incursioni perché Minesso è un osservato speciale, lo riesce a limitare, preciso sia nei calci da fermo che dai corner;

D’Aversa 6 il capitano cerca di dare ordine al centrocampo fungendo anche da filtro davanti la difesa, prova positiva, anche se nel secondo tempo accusa il solito calo, esce nel finale per una “botta” ricevuta alla caviglia;

dal 88’ Novinic senza voto, entra nel finale;

Massoni 7 abile nel gioco aereo sia in fase difensiva che questa volta come bomber (segna una bella rete in tuffo di testa, vincendo anche un contrasto con Cossentino), conferma di poter essere un difensore di categoria, limita un osservato speciale come Innocenti, forse poteva essere più attento in occasione della rete del momentaneo pareggio;

Amenta 6,5 si sta adattando sempre di più al ruolo di centrale di difesa, non difetta per impegno annullando quasi totalmente il duo Del Core-Innocenti;

Titone 6 gioca il primo tempo sulla destra e nella ripresa (prima di essere sostituito) sulla sinistra, cerca di dare profondità alla squadra senza però far male, nonostante un paio di belle conclusioni non incide nel match;

dal 75’ Turchi 6 entra nel finale e gioca a sinistra posizione per lui non consona, nei pochi minuti giocati fa sentire la sua presenza ed esperienza;

Capace 6,5 conferma quanto di buono fatto vedere nelle prime gare di questo campionato, corre molto e non gli manca la tecnica, qualche errore in fase di impostazione;

Pavoletti 6 li davanti fa reparto da solo, tiene in apprensione l’ esperta coppia Cossentino-Zaffagnini, bravo nel gioco aereo, sbaglia una facile occasione di testa nel finale di gara, lo si vede tornare anche in difesa;

Volpe 6,5 prezioso il suo lavoro nel reparto nevralgico del campo, ha il merito di realizzare su rigore la rete che decide il match, sul finale del primo tempo solo la bravura di Ragni gli ha negato la gioia della rete;

Improta 5,5 il ragazzo ha solo diciotto anni e questa volta non incide nel match, si batte con ardore ma è ben fronteggiato da Meccaniello, sostituito dopo un tempo;

dal 46’ Chiricò 6 + gioca sulla destra, questa volta non si intestardisce in dribbling ma si accentra spesso per poi cercare di smarcare i suoi;

ANDRIA:

Ragni 6,5 giovane e promettente portiere del 1991, incolpevole in occasione delle due marcature, molto bravo nel finale del primo tempo su una conclusione di Volpe;

Meccariello 6,5 under del ‘91 l’ex Viribus Unitis nel primo tempo vince la sfida con Improta, qualche problema in più nella ripresa con Titone prima e Turchi poi, in ogni caso è un buon elemento con promettente prospettiva futura;

Pierotti 6 è il capitano della squadra, molto esperto, il suo duello con Chiricò nel secondo tempo fa scintille a volte costringe l’avanti di casa ad accentrarsi;

Arini 6,5 si è dimostrato un mediano importante sia in fase di “rottura” del gioco che in caso di impostazione, grintoso e tecnico, ha il merito di segnare la rete del momentaneo pari con una giocata da vero bomber;

Cossentino 5,5 l’ex Novarese deve vedersela con Pavoletti e riesce a limitare le giocate del numero nove rosso-nero, commette il fallo del rigore ed anche nella rete del vantaggio si vede sfuggire l’uomo;

Zaffagnini 6,5 nonostante la giovane età (è un 88) è il migliore del pacchetto arretrato della squadra di mister Di Meo, bravo anche tecnicamente;

De Giorgi 6,5 nella prima frazione è l’unico che tenta di far male della squadra ospite, sulla destra crea diverse situazioni pericolose non sfruttate dai propri compagni di reparto, sostituito ad inizio ripresa perché stava iniziando a rendere meno;

dall’11 s.t. Minesso 6 viene impiegato sulla destra, dove affronta un bel duello con Mammarella, nonostante la giovane età dimostra di avere un buon potenziale;

Paolucci 6 – aveva mezza famiglia sugli spalti essendo abruzzese, per questo moltiplica le forze, a centrocampo cerca di far valere la sua tecnica e la sua esperienza, ma non crea situazioni pericolose, ci si aspettava qualcosina in più;

Innocenti 4,5 lo si temeva alla vigilia, ma a fine gara vi era la trasmissione chi l’ha visto che lo continuava a cercare, prova incolore, mai pericoloso, a sua parziale giustificazione il fatto che non è stato molto servito dai compagni di squadra;

34′ s.t. Larosa entra nel finale, senza voto;

Del Core 5 era un altro osservato speciale per quanto aveva fatto vedere al Biondi quando militava nel Foggia, anche lui delude le attese, non incide;

22′ s.t. Gambino 6 l’ex bomber del Teramo, realizza l’assist del momentaneo pareggio, da più vivacità al reparto avanzato ;

Comini 6 gioca come esterno sinistro di centrocampista e con Aquilanti affronta un bel duello, quasi mai pericoloso;

TABELLINO:

Lanciano–Andria 2 – 1.

Virtus Lanciano: Ardità, Aquilanti, Mammarella, D’Aversa (Novinic 88′), Massoni, Amenta, Titone (Turchi 75′), Capece, Pavoletti, Volpe, Improta (Chiricò 46′). A disposizione: Amabile, Di Filippo, Vastola e Zeytulaev. Allenatore: mister Gautieri.

Andria: Ragni, Meccariello, Pierotti, Arini, Cossentino, Zaffagnini, De Giorgi (11′ s.t. Minesso), Paolucci, Del Core (22′ s.t. Gambino), Innocenti (34′ s.t. Larosa), Comini. A disposizione: Sansonna, Evangelisti, Contessa, Loiodice. Allenatore: mister Di Meo .

Arbitro: Peretti Giorgio della sezione di Verona, assistenti Sgheiz Simone (Como) e Manzo Salvatore (Como).

Reti: 18′ s.t. Massoni, 28′ s.t. Arini, 37′ s.t. Volpe (rig.)

Ammoniti: 25′ p.t. D’Aversa – 28′ p.t. Pavoletti – 4′ s.t. Titone – 30′ s.t. Massoni – 41′ s.t. Aquilanti nel Lanciano e 5′ s.t. Pierotti – 6′ s.t. Meccariello per l’Andria.

Angoli: 9 per il Lanciano e 3 per l’Andria.

Recupero: 2’ nel primo tempo e 4’ nel secondo.

Spettatori: 2.000 circa di cui circa 750 abbonati e 150 spettatori ospiti presenti in curva nord.

Note: terreno leggermente appesantito dalle piogge cadute nelle ore prima del match, giornata con cielo coperto e con temperatura intorno ai 13 gradi.

CRONACA:

al 10‘ conclusione dalla distanza di Titone, che non impegna il giovane Ragni;

al 27‘ punzione dai 30 metri di Mammarella che impegna Ragni che devia in volo plastico;

al 43‘ il numero uno ospite si supera deviando in angolo un tiro preciso tiro di Volpe (servito da Pavoletti) dal limite della ed indirizzato all’angolino destro della stessa porta pugliese;

al 49’ Comini al tiro, dopo un disimpegno errato di Massoni con Aridità che para senza problemi;

al 7 st.’ su angolo di Mammarella, Pavoletti manda alto di testa;

al 15 st’ Chiricò sulla destra con un preciso lancio libera Titone sul vertice opposto, lo stesso avanti Frentano solo (dal vertice sinistro dell’area pugliese) davanti a Ragni spara fuori di poco;

al 18 st‘ angolo di Mammarella dalla sinistra, Massoni in tuffo testa mette segna la rete del vantaggio, vincendo anche la carica di un avversario;

al 28’ st, Gambino sulla destra suggerisce al centro area dove Arini anticipa Massoni si gira e batte di precisione e forza Aridità alla sua destra;

al 34’ Turchi fallisce sulla sinistra è servito da un cross di Chiricò ma non inquadra la porta da ottima posizione, spedendo a lato;

al 36‘ Cossentino in piena area di rigore butta giù Pavoletti, nessun dubbio per il sig. Peretti che indica il dischetto, questa volta si incarica della battuta Volpe che spiazza con un potente tiro sotto la traversa il giovane Ragni;

al 39’ Pavoletti da pochi metri e a porta sguarnita potrebbe mettere anticipatamente fine alla contesa, ma manda alta la sfera;

Pubblicato da
Gianluca De Vincentiis

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