Chieti

Lanciano, nuove e ulteriori misure restrittive per contenere il Coronavirus

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Approvate nuove misure che riguardano l’accesso agli sportelli e i matrimoni civili e rammentate le norme di comportamento già in vigore

LANCIANO – A margine della riunione operativa che si è tenuta questa mattina con i Dirigenti nella sala consiliare del Comune di Lanciano, nel rispetto delle norme disposte dal Decreto, il Sindaco Mario Pupillo ha comunicato tramite nota sul sito ufficiale del Comune,  le ulteriori misure assunte  per il contrasto e il contenimento sull’intero territorio nazionale del diffondersi del virus COVID-19.

In tutti gli uffici pubblici del Comune di Lanciano, che rimarranno aperti con i consueti orari di apertura al pubblico – si legge nella nota- sarà consentito l’accesso allo sportello/operatore nella misura di 1 persona alla volta, alla distanza di almeno un metro tra lo sportello e l’utente. L’eventuale fila che dovesse crearsi, dovrà costituirsi all’esterno dell’ufficio negli spazi prospicienti o qualora siano assenti questi spazi, all’aperto, sempre rispettando la distanza tra le persone di almeno un metro. Tutti gli uffici sono provvisti di soluzioni disinfettanti a disposizione di utenti e personale e degli avvisi relativi alle norme di comportamento da tenere e sulle misure di prevenzione igienico sanitarie

Gli uffici aperti al pubblico del settore Servizi Sociali -prosegue la nota- saranno tutti trasferiti al piano terra della sede di via dei Frentani, osservando il solito orario di apertura e la norma di accesso 1 persona alla volta con rispetto della distanza di un metro tra le persone eventualmente in coda. I matrimoni civili che verranno celebrati fino al 3 aprile nella sede comunale, si terranno alla sola presenza degli sposi, dei testimoni e dell’ufficiale di stato civile. Tutte le disposizioni sono valide fino a nuova diversa comunicazione.

È fatta espressa raccomandazione a tutte le persone anziane o affette da patologie croniche o con multimorbilità e con stati di immunodepressione congenita o acquisita, di evitare di uscire dalla propria abitazione o dimora fuori dai casi di stretta necessità e di evitare comunque luoghi affollati nei quali non sia possibile mantenere la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro. Si raccomanda di limitare, se possibile, gli spostamenti delle persone fisiche ai casi strettamente necessari e di rispettare nei locali pubblici di aggregazione come bar, ristoranti, pizzerie ecc la distanza di un metro tra le persone. Ai soggetti con sintomatologia da infezione respiratoria e febbre (maggiore di 37,5° C) e’ fortemente raccomandato di rimanere presso il proprio domicilio e di limitare al massimo i contatti sociali, contattando il proprio medico curante.

Nel comunicato viene ricordatoche è in vigore l’ordinanza del Presidente della Regione Marco Marsilio che impone a chiunque abbia fatto ingresso in Abruzzo, a partire da domenica 8 marzo, dalla Regione Lombardia e dalle province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Verbano Cusio Ossola, Vercelli, Padova, Treviso, Venezia l’obbligo di comunicare il rientro in Abruzzo al proprio medico di medicina generale o al pediatra di libera scelta, i quali provvederanno a comunicare tali informazioni agli operatori di sanità pubblica del servizio di sanità pubblica territorialmente competente; hanno inoltre l’obbligo di osservare la permanenza domiciliare con isolamento fiduciario, mantenendo lo stato di isolamento per 14 giorni e di osservare il divieto di spostamenti e viaggi, rimanendo raggiungibili per ogni eventuale attività di sorveglianza.

“Si ricorda inoltre – conclude la nota-in caso di sintomi, di non andare in pronto soccorso ma di chiamare il proprio medico di famiglia e il numero verde della Asl Lanciano Vasto Chieti 800860146 “e che “La mancata osservanza degli obblighi derivanti dal DPCM 8 marzo 2020 e dell’ordinanza del Presidente della Regione Abruzzo è punita ai sensi dell’articolo 650 del codice penale, con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a duecentosei euro, se il fatto non costituisce più grave reato.

Pubblicato da
Marina Denegri
Tags: Lanciano

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