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Lanciano, OSS e Ausiliari senza dispositivi di protezione individuale: la denuncia di USB

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LANCIANO (CH) – OSS e Ausiliari, ma anche il personale di cucina e mensa degli ospedali della provincia si stanno scontrando in queste ore con i loro responsabili di lavoro per la mancata fornitura a tutti i lavoratori dei dispositivi di protezione individuale, mancano mascherine e guanti, gli operatori inoltre denunciano la mancanza di un’ adeguata formazione e di direttive chiare, indispensabili ad affrontare l’emergenza.

E` ora di riportar sotto la gestione diretta di ASL02 i servizi sanitari esternalizzati. La necessita` dei tempi che stiamo vivendo ce lo impone. Proprio per questo ieri USB ha innanzitutto segnalato alla stessa azienda sanitaria e alle ditte esterne le gravi mancanze di queste ultime nella gestione dell’emergenza coronavirus, riservandosi l’azione legale immediata qual ora la tendenza resti invariata nelle prossime ore.
La stessa segnalazione e` stata poi inoltre inserita in una lettera indirizzata al Presidente della Regione Abruzzo Marsilio, all’ Ass.re alla Salute Veri’ e al dg di ASL02 Schael, con la quale si richiede l’immediata stabilizzazione di tutto il personale OSS e Ausiliario in appalto, attraverso avviso pubblico per titoli e colloqui. Difatti gran parte del personale OSS necessario a coprire il fabbisogno di ASL02 Lanciano Chieti Vasto e` già presente nelle strutture ospedaliere, ma assunto da cooperative e aziende in appalto. C’e` da tenere in considerazione che gli oltre cento OSS e Ausiliari esternalizzati degli ospedali della provincia presentano tutti un contratto part-time, con conseguente aggravio delle difficoltà relative la gestione di questa emergenza. Infine nella nostra provincia non esistono graduatorie pubbliche di operatori socio sanitari dalla quale attingere nuovo personale strutturato. Ci risulta quindi evidente la necessita` di stabilizzare questi lavoratori.

Necessità che gridiamo da anni, ma che oggi ci appare come unica soluzione praticabile per iniziare a rimettere in sesto il servizio sanitario pubblico della provincia di Chieti e per restituire a questi lavoratori le giuste garanzie che oggi mancano, costringendoli in queste ore a lavorare con la paura di ammalarsi e di diventare potenziali vettori di contagio tra le corsie.

 

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Redazione
Tags: Lanciano

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