Chieti

Lanciano, il Teatro Stabile d’Abruzzo porta in scena “La Cantata dei Pastori”

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Lo spettacolo teatrale, tra tradizione e innovazione, è collegato alla rassegna “Riscopriamo il Presepe”, e si terrà nei giorni  19, 20, 21 e 22 dicembre 

LANCIANO (CH) –  Nei giorni  19, 20, 21 e 22 dicembre  2016, con un matineè riservato alla scuole all’interno dell’Auditorium  Diocleziano e replicato nelle stesse date con un serale all’interno della Sala Mazzini alle ore 21.00, a Lanciano andrà in scena lo spettacolo teatrale “La Cantata dei Pastori” un’opera scritta nel 1698 da Andrea Perrucci.

Prodotto dal Teatro Stabile d’Abruzzo, sarà portato in scena da Tommaso Bernabeo, Rossella Gesini, Carmine Marino e Stefano Angelucci Marino, con la regia di Stefano Angelucci Marino, le scenografie di M. Filippo Iezzi, e i canti curati dal M. Filippo Sica, cantante, attore, chitarrista e didatta.

“La Cantata dei Pastori” da Andrea Perrucci

Il lavoro è prodotto dal Teatro Stabile d’Abruzzo. Gli attori: Tommaso Bernabeo, Rossella Gesini, Carmine Marino e Stefano Angelucci Marino. Regia Stefano Angelucci Marino. Scenografia M. Filippo Iezzi. I canti dell’allestimento saranno curati dal M. Filippo Sica, cantante, attore, chitarrista e didatta. Ha collaborato per anni con il M. Roberto De Simone del quale ha rappresentato, tra l’altro, “La Gatta Cenerentola” nel ruolo della Prima Sorellastra Patrizia, sia in teatro che in video (RAI-EINAUDI).

Non c’è Natale nel meridione d’Italia senza La Cantata dei Pastori. Fu scritta alla fine del Seicento (1698) da Andrea Perrucci e da allora, da più di tre secoli, è continuamente rappresentata, rimaneggiata, riscritta. Si potrebbe dire che la tradizione della ‘Cantata’ è la tradizione delle ‘Cantate’ perché poi, nel tempo, ogni compagnia di quartiere, di paese, di parrocchia, ha elaborato una sua ‘lezione’ e dato inizio a una propria tradizione interpretativa. La Cantata dei Pastori è la storia delle traversie di Giuseppe e Maria per giungere al censimento di Betlemme. Nel difficile viaggio vengono accompagnati da due figure popolari, Razzullo, scrivano assoldato per il censimento, e Sarchiapone, ‘barbiere pazzo e omicida’, maschera ispirata quasi direttamente dalla tradizione popolare dei Pulcinella e antesignano di Felice Sciosciammocca.

Stefano Angelucci Marino e il Teatro Stabile d’Abruzzo

Oggi Stefano Angelucci Marino con il Teatro Stabile d’Abruzzo vuole portare ancora in scena tradizione e innovazione. La tradizione è quella del Natale che si esplica attraverso il carico emozionale delle voci melodiose dei protagonisti che invocano la Benedizione di Dio per salvarsi dalle insidie di fumanti diavoli decisi ad impedire la nascita del Redentore. L’innovazione è legata, invece, al particolare tipo di spettacolo teatrale che intendiamo proporre. Una compagnia di comici dell’arte d’Abruzzo, specializzata nel gioco combinato di maschere, burattini e teatro d’attore, racconta e mette in scena La Cantata dei Pastori facendola propria. Il gioco sarà di teatro nel teatro (attori che costruiscono la serata…) con una linea registica tutta improntata al recupero del popolare d’arte abruzzese-napoletano, ossia il popolare d’arte che culturalmente e storicamente caratterizza l’Abruzzo.

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