Lanciano,Villa Pasquini: ATA Energia presenta il progetto di produzione di energia da biogas

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LANCIANO (CH) –  ATA ENERGIA società agricola s.r.l. composta dalle aziende trader energetici GreenNetwork s.p.a. e la Feed s.p.a. e ATA società cooperativa agricola, che raggruppa circa 300 soci tabacchicoltori operanti prevalentemente nel territorio abruzzese nelle zone della Val di Sangro e di Val Pescara, sta realizzando un impianto per la produzione di energia derivante dalla fermentazione anaerobica di biomasse vegetali in zona Villa Pasquini a Lanciano.In verità su tale realizzazione si è già aperta una polemica in quanto , nonostante le rassicurazioni, qualche associazione, movimenti ambientalisti, vecchi e nuovi amministratori , cittadini nutrono dubbi sull’impianto di biogas, che dovrebbe essere ultimato tra marzo e aprile prossimi e sull’inquinamento ambientale che potrebbe produrre.

Il progetto ,come si legge nella nota  di ATA, è autorizzato e nasce dall?esigenza di riconversione delle produzioni di tabacco da parte dei soci produttori di ATA, a seguito delle nuove politiche Europee di riduzione delle produzioni di tabacco e di programmazione di attività di ristrutturazione, e rientra tra gli obiettivi imposti al nostro Paese in termini di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili e di riduzione di emissione di anidride carbonica (il famoso 20-20-20). Questa iniziativa è frutto di mesi di consultazioni con tutti gli Enti preposti alla tutela dell?ambiente e della salute. Questi lo hanno valutato, richiesto a più riprese modifiche, integrazioni e adeguamenti, imposto misure di controllo e di sorveglianza continua, il tutto per garantire il rispetto della normativa vigente, anche in considerazione delle specifiche vocazioni e vulnerabilità del territorio.

“Ci preme sottolineare come sia nostro primario interesse, oltre che un obbligo di legge, che tutte le prescrizioni promosse dalle citate Autorità vengano pienamente rispettate – afferma Luciano De Luca agronomo di ATA – perché questo tutela anche noi, sia come realizzatori che contribuiscono ed hanno intenzione di continuare a contribuire allo sviluppo di questo territorio, sia come cittadini, che fanno parte della comunità.”

In merito al progetto le aziende GreenNetwork s.p.a. e Feed s.p.a. supportano finanziariamente la sua realizzazione e garantiscono la tecnologia e il know-how dell’impianto mentre ATA società cooperativa agricola fornisce il suolo per la costruzione dell’impianto, la materia prima per il regolare funzionamento dello stesso e gestisce operativamente l’impianto in loco. L?impianto, di potenza 999 kW elettrici, è autorizzato per produrre energia elettrica (che verrà interamente ceduta a ENEL, a parte una piccola quota utilizzata per il suo funzionamento) esclusivamente mediante l?utilizzo del biogas generato dalla fermentazione di biomasse vegetali. Il processo produttivo prevede che le biomasse siano introdotte in due vasche coperte a tenuta stagna, dove i batteri (gli stessi che sono presenti nello stomaco dei bovini) provvedono alla loro degradazione formando biogas. Le biomasse vegetali, costituite prevalentemente da insilati di cereali, saranno coltivate dai produttori soci di ATA, presenti sul territorio abruzzese, su terreni di loro proprietà e/o fittati al fine di consentire la creazione di una filiera agro-energetica. Per quanto concerne le emissioni generate, esse non sono nocive per la salute, essendo il frutto di processi biologici di degradazione di sostanza organica vegetale. A conferma di ciò, la sentenza del Consiglio di Stato N.6117/09 esclude l?appartenenza degli impianti a biogas alla classe delle industrie insalubri.

Biogas a Lanciano, l’ATA: “L’impianto non è inquinante e i controlli lo confermeranno”

“Ben vengano i controlli del Mario Negri Sud”. Non si aspetta altro all’ATA, l’Associazione Tabacchicoltori Abruzzesi, oggi cooperativa con oltre 300 aziende del settore associate. Vogliono chiarezza negli uffici di via Mancinello nell’interesse dei propri soci e dei cittadini. Hanno provata a farla qualche giorno fa, quando al palazzo di città di Lanciano hanno incontrato gli amministratori comunali. Nonostante le rassicurazioni, qualche associazione, movimenti ambientalisti, vecchi e nuovi amministratori mantengono dubbi sull’impianto di biogas in località Villa Pasquini, che dovrebbe essere ultimato tra marzo e aprile prossimi, costo 4,5 milioni di euro, potenza 999 kw elettrici, realizzato con join venture tra ATA Energia, per il 49%, dalla Green Network SpA per il 40% e dalla Feed SpA per l’11%. “Siamo disposti e aperti al confronto – ripetono all’ATA – ma facciamolo documentandoci bene su quel che stiamo per realizzare alle porte di Lanciano. La disinformazione è sempre molto pericolosa”. Lo auspicano gli agronomi Luciano De Luca e Antonio D’Alicanasso, dipendente dell’Ata e componente del consiglio di amministrazione di cui è presidente Livio Troilo, e Antonio Pacente, riferente tecnico di ATA Energia. Incontrano la stampa per la prima volta, proprio allo scopo di rassicurare sulla bontà dell’operazione che si sta per portare a termine. D’altro canto, proprio ieri, in occasione della conferenza stampa convocata dall’amministrazione comunale per comunicare l’inizio del monitoraggio dell’aria a Lanciano, Tommaso Pagliani, del Mario Negri Sud, aveva parlato del nuovo impianto di Villa Pasquini che, come detto più sopra, sarà monitorato. Il responsabile del Centro Scienze Ambientali del Consorzio di Santa Maria Imbaro aveva posto in evidenza come “la centrale a biogas di Villa Pasquini brucerà il gas prodotto dalla fermentazione anearobica del mais, o comunque di una biomassa, rinchiusa in grandi contenitori chiusi sarà il gas bruciato a far girare la turbina che poi produrrà energia. L’impianto, da quanto mi risulta, non è autorizzata a trattare nessun tipo di rifiuto, né organico, né di altro genere”. “E’ proprio così – ribadiscono De Luca, D’Alicanasso e Pacente – L’iter per l’autorizzazione dell’impianto (conclusosi il 28 ottobre 2008, ndr), ha superato tutti i pareri dei vari enti di controllo”.

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