CITTÀ SANT’ANGELO (PE) – La Pallamano in Italia è uno sport non ancora di massa, ma nella maggior parte del mondo è una delle discipline più praticate con un trend di crescita importante.
Basti pensare che negli ultimi mondiali maschili, disputati in Francia nello stadio polivalente Metropole di Lille, la partita Islanda-Francia ha toccato il record di 28 mila spettatori paganti.
In Abruzzo regine incontrastate sono Teramo e Città Sant’Angelo, quest’ultima, nella passata stagione ha conquistato un prestigioso e storico quinto posto in assoluto, consacrando pezzi pregiati quali l’argentino Ignacio Pizarro, che appena ritornato in patria si è guadagnato la convocazione della sua nazionale e il portiere Andrea Colleluori, classe 2000, angolano doc, che sta mettendo in luce le proprie capacità sportive.
Talento puro con un bagaglio tecnico di prim’ordine, il portierone di Città Sant’Angelo sta facendo tutta la trafila per diventare un campione. Ha cominciato a 6 anni a giocare seguendo le orme dei fratelli Stefano e Francesco. Subito viene notato dai tecnici angolani per il talento e l’impegno cui mette negli allenamenti, pregi che si sommano anche alla spregiudicatezza che occorre per questo ruolo che ricordiamo, subisce tiri anche oltre i 100 km orari. Colleluori da un paio di anni viene convocato stabilmente in nazionale e oggi ricopre il ruolo di capitano e primo portiere della under 18 indoor, risultando uno dei più forti al mondo in questo ruolo tra quelli della sua età. Quest’estate ha fatto diversi provini in Italia e all’estero ma alla fine ha deciso di restare nella sua amata Città Sant’Angelo, per concludere il ciclo scolastico nel prestigioso Istituto ad indirizzo Sportivo Betrando Spaventa, di cui è testimonial e con la consapevolezza di dare una mano al suo tecnico Ernani Savini e riportare la Pharmapiù Sport Città Sant’Angelo nella massima serie, avendoci rinunciato in questa stagione per problemi economici. Pochi giorni fa Colleluori ha partecipato con la maglia azzurra alla prestigiosa Sparkassen Cup a Merzig in Germania. La nostra nazionale, guidata dal tecnico bolognese Beppe Tedesco,è stata accolta con tutti gli onori, e si è fatta onore, facendosi riconoscere come una delle squadre emergenti. Ricordiamo che a questo torneo sono passati quasi tutti gli attuali campioni di pallamano che all’estero sono trattati da “star” alla stregua di quelli del mondo del calcio. Molta l’attenzione da parte dei media per questa manifestazione e la cosa che meraviglia è per assistere alle partite era obbligatorio il biglietto di ingresso, cose inusuali per la nostra calciofila Italia. La nazionale italiana, benchè annotasse l’assenza per infortunio di Simone Mengon e nelle semifinali anche del fratello Marco, i gemelli-talenti del Pressano, ingaggiati in estate dai Campioni francesi del Montpellier, ha fatto registrare un crescente interesse degli addetti ai lavori concludendo al quarto posto. Il portiere angolano Colleuori ha segnato anche una rete dalla sua posizione. La quarta posizione nello Sparkassen Cup è un risultato prestigioso che carica di ulteriore responsabilità la federazione di pallamano che si trova in un periodo di radicale rinnovamento dopo venti anni di penombra e questo gruppo di giovani talenti potrebbe essere quello giusto cui investire le maggiori risorse, infatti la squadra di cui fa parte anche Andrea Colleuori ad ottobre 2018 parteciperà ai giochi olimpici giovanili di Buenos Aires nel beach handball, versione della pallamano giocata sulla spiaggia.