Il progetto di ricostruzione dopo il sisma del 2009 é stato considerato modello da seguire nella conservazione di siti gravemente danneggiati
L’AQUILA – La Basilica di Santa Maria di Collemaggio a L’Aquila, che era stata completamente devastata dal sisma 2009, si é aggiudicata il prestigioso European Heritage Awards della Commissione Europea ed Europa Nostra nella categoria «Conservazione» per il progetto di consolidamento e ricostruzione. Un lavoro di restauro di “soli” due anni che é stato considerato modello da seguire nella conservazione di siti gravemente danneggiati in tutto il mondo, per rigore scientifico, senso di spiritualità e di partecipazione della comunità.
Fondata nel 1288 per volere di Pietro da Morrone, incoronato papa con il nome di Celestino V il 29 agosto 1294, la Basilica di Collemaggio è considerata la massima espressione dell’architettura abruzzese, oltre che il simbolo della città ed è stata dichiarata monumento nazionale nel 1902. Dal 1327 ospita le spoglie del pontefice, attualmente conservate all’interno del mausoleo di Celestino V, realizzato nel 1517 ad opera di Girolamo da Vicenza, maestro di Andrea Palladio. È sede di un giubileo annuale, il primo della storia, istituito con la Bolla del Perdono del 29 settembre 1294 e noto con il nome di Perdonanza Celestiniana.
Dopo il sisma del 2009 era ridotta a un cumulo di macerie, con il tetto crollato e lesioni profonde su navata e absidi. Subito sono stati eseguiti i lavori di messa e di catalogazione dei reperti. Successivamente, nel 2016, é stato avviato il progetto di recupero a cura della Soprintendenza Archeologia e la Basilica ha riaperto completamente al pubblico nel dicembre del 2017. Nella fase di studio e analisi il progetto ha coinvolto anche Politecnico di Milano, La Sapienza di Roma e Università dell’Aquila.