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L’Aquila: bocciati gli emendamenti per mancanza di coperture finanziarie

da Direttore

L’Aquila – “Mancanza di coperture finanziarie”. Con questa frase la VIII Commissione Ambiente della Camera ha bocciato gli emendamenti al piano di “ricostruzione” (che andrà in Aula ad inizio settimana prossima per la conferma) che ampliarebbero in sintesi gli interventi in zone al momento non considerate.

Una notizia che lascia con l’amaro in bocca gli amministratori locali che chiedono un trattamento “paritario” che è possibile sintetizzarlo in alcuni punti.

– rimborso totale per la ricostruzioni sia delle prime case sia per chi ha una seconda casa nei centri storici

– più consistente copertura della Zona Franca che ad oggi è di 45 milioni di euro in 4 anni

– più fondi a favore della ricostruzione dell’importante patrimonio artistico e culturale della zona

– più garanzie sugli espropri che vengono fatti nelle zone scelte per la costruzione delle nuove case antisismiche

– ampliamanento a 14 comuni (in diverso modo ma comunque colpite) delle zone del “cratere”

– altre forme di sgravi nei pagamenti per i cittadini colpiti dal sisma

A questo punto ci si domanda se sarà rispettata la parola data dal Premier in occasione della sua 13esima visita dove aveva sottolineato il suo impegno per la ricostruzione indistinta anche delle seconde case, garantendo le adeguate coperture finanziarie.

A livello fiscale il presidente della Regione Abruzzo, Chiodi, si ripromette che ci possa essere una proroga ai benefici fiscali almeno fino a fine novembre:

“Stiamo lavorando, insieme a Bertolaso, affinché il ministero delle Finanze conceda una proroga fino al 30 novembre”

Il clima di protesta si prospetta debba continuare per i prossimi mesi se non verranno date adeguate garanzie e saranno soddisfatte le richieste poste in questione.

A partire dalle critiche del deputato Udc, Pierluigi Mantini che ha proclamato lo sciopero della fame, proteste arrivano anche da parte del parlamentare del Pd, Giovanni Lolli che sottolinea le difficoltà del governo nella gestione della copertura finanziaria.

Resteremo a vedere nei prossimi giorni se saranno adottati provvedimenti per riportare la situazione alla calma e dare gli adeguati sostegni alle esigenze della popolazione colpita ma al momento non sufficientemente garantita.

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