In una piazza coperta di neve e mentre ancora scendeva qualche fiocco, primo a parlare è stato l’assessore della provincia de L’Aquila Ermanno Giorgi:
Ringrazio di cuore per l’umanità delle vostre iniziative e per l’operative che avete saputo dare al nostro territorio per aver potuto dare un tetto a molte persone è stato un grande dono. Noi ci stiamo battendo perché tutti i nostri cittadini possano ricominciare le loro attività lavorative e per ritornare ad una vita normale. Avere vicino la Provincia di Trento e il suo presidente è per noi molto importante.
Poi ha preso la parola l’assessore Marco Fanfani del comune de L’Aquila:
Quello che manca molto per una città come la nostra, dopo il terremoto del 6 aprile è un punto di incontro in cui ci si possa ritrovare e sentire vicini per scambiarci opinioni e affetto. Questa iniziativa è molto importante, la vostra tradizione presepistica e la nostra si incontrano qui in questa piazza.
Walter Deflorian, presidente dell’Assoviazione amici del presepio di Tesero ha iniziato il suo intervento dicendo:
Mi preme portare il saluto del sindaco di Tesero che non ha potuto essere qui: nel 1985 Tesero, dopo la tragedia di Stava, ha voluto ricostruire da subito il presepio, il sindaco ha voluto che io ve lo raccontassi perché anche per gli Aquilani questo presepe possa avere lo stesso significato. Nel 1985 gli artigiani di Tesero hanno costruito il presepe in grandezza naturale che da allora in poi viene allestito ogni Natale nella piazza principale del paese. Il sindaco, io e tutti gli abitanti di Tesero augurano che per voi, questo presepe abbia un significato di nuova speranza e fiducia come è stato per noi nel 1985. Ringrazio tutti gli aderenti dell’Associazione Amici del Presepio di Tesero gli sce hanno scolpito le figure, il presidente Dellai e l’assessore Giovanazzi beltrami che ci hanno dato questa bellissima opportunità.
E’ poi intervenuto il preside della Scuola di Paganica Tommassi che ha ringraziato per la costruzione della scuola :
Lavorata ad arte e che ci consente di andare avanti per i prossimi anni. I ragazzi hanno letto alcune commoventi poesie di ringraziamento sincero.
E’ poi intervenuta Lia Giovanazzi Beltrami assessore alla solidarietà internazionale che in questi mesi ha fatto spola numerosissime volte dal Trentino all’Abruzzo nella sua veste di coordinatrice del Tavolo per l’Abruzzo:
Ringrazio gli amici di Tesero, il presidente Deflorian, l’assessore Fanfani del Comune de L’Aquila, la protezione civile trentina che ha seguito con grande convinzione tutto quanto è stato fatto in Abruzzo e in in particolare Giovanni Tomasi che ha lavorato perchè tutto potesse funzionare. Il presepe vuole essere un segno, ma noi del Trentino saremo sempre accanto agli amici d’Abruzzo.
Poi ha preso la parola il presidente della Provincia autonoma di Trento Lorenzo Dellai:
Aggiungo una parola d’augurio cordiale di tutto il Trentino per un Natale che possa portare quella serenità che si è incrinata e quella vita di relazione che si è spezzata dopo il 6 aprile. Il presepe è simbolo di semplicità, di unità e di speranza. Sono i tre valori che ci hanno unito agli abruzzesi in questi mesi; unità e semplicità e la speranza è stato il filo conduttore, dare un piccolo segno di speranza , duemilasettecento persone che hanno lavorato per portare un segno di solidarietà. E con questi tre valori unità, semplicità e speranza che siamo venuti qui oggi per augurare Buon Natale a tutte le persone. Abbiamo ancora tanto lavoro da fare qui, oggi abbiamo concluso una nuova iniziativa per L’Aquila. Abbiamo concordato con Renzo Piano e di Claudio Abbado un bel progetto e costruiremo, proprio in questa piazza un auditorium per la musica con il legno del Trentino, un segnale che non vuole essere la conclusione ma un punto di passaggio rapporti di grande amicizia e collaborazione con le persone e vorremmo tenerli con le persone. Soprattutto con i giovani,che invito a mettersi in contatto con i loro coetanei del Trentino perché dalle tragedie si possano tirare fuori delle opportunità.
L’opera di ricostruzione in Abruzzo curata e coordinata dalla Protezione civile trentina- Quasi tremila persone (permanenti appartenenti alla Protezione civile e volontari di numerose associazioni) si sono alternati in questi otto mesi per realizzare 354 casette antisismiche in legno più la progettazione di altri 49 alloggi nella frazione di Collarano Cappelli e le opere preparatorie per un villaggio di 40 alloggi a Collarano Tatozzi (Comune di San Demetrio ne’ Vestini) per conto della Protezione civile nazionale. Una casa prefabbricata è stata realizzata anche a Cansatessa per ospitare le suore Clarisse di clausura del Monastero di S. Chiara ed un’altra è stata donata alle suore della Dottrina Cristiana che a L’Aquila gestiscono una struttura scolastica. Tra i primissimi interventi anche 9 moduli abitativi prefabbricati a Collemaggio per ospitare i pazienti del Dipartimento di salute mentale della Asl di L’Aquila. Non solo case, in Abruzzo il Trentino ha costruito anche due piccole chiese in legno a Cansatessa e Onna, una scuola media a Paganica (180 ragazzi) con annessa palestra e una scuola materna e asilo nido a Onna, mentre è in progetto un asilo nido da realizzare a Pizzoli.
Numerosi anche gli interventi di ripristino e messa in sicurezza di porzioni di territorio interessate da frane e smottamenti, di ricostruzione di strutture civili quali acquedotti, ponti, strade e vie di accesso. A Paganica è stato sistemato anche il campo da rugby. Dal Primiero alla Val di Sole dalla Val di Fiemme alla Valsugana tutto il Trentino si è mosso a sostegno della popolazione d’Abruzzo colpita dal tragico terremoto del 6 aprile. Non solo volontari e appartenenti ai vari corpi della Protezione civile ma tante associazioni e aziende private che hanno voluto portare solidarietà agli Abruzzesi.
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