La senatrice Stefania Pezzopane ha presentato un’interrogazione al Ministro delle Politiche Agricole
L’AQUILA – La senatrice Stefania Pezzopane ha presentato un’interrogazione al Ministro delle Politiche Agricole, per porre fine all’odissea delle aziende agricole del cratere, che sono costrette a dover anticipare le spese per la riparazione dei danni subiti dal sisma.
“Si tratta di una situazione paradossale, che ha creato una forte discriminazione nel settore agricolo -commenta la senatrice- Nonostante nell’OPCM 3771 del 19 maggio 2009, fossero previste delle misure anche per le aziende agricole danneggiate dal sisma, la giunta Chiodi ha emanato due diversi bandi, nel 2011 e nel 2012, in evidente contrasto con i dettami del PSR Abruzzo 2007-2013. I bandi hanno stabilito l’obbligo per gli imprenditori agricoli di anticipare integralmente tutte le spese necessarie per la riparazione dei danni subiti dal terremoto. I due bandi non prevedevano, infatti, l’indennizzo delle attività danneggiate, ma un contributo regionale.
Ciò ha di fatto determinato, per le aziende, una situazione di grave dissesto finanziario che, sommatasi al fermo delle attività, nonché all’attuale pesante crisi economica, le ha condotte sull’orlo del fallimento. Solo di recente- prosegue la senatrice- con la delibera n. 74 del 2015, l’attuale giunta ha riconosciuto gli errori e le manchevolezze della precedente, stabilendo che i rimborsi possono avvenire anche al raggiungimento del 15 per cento, dunque con anticipi più modesti. Per gli agricoltori, tuttavia, il provvedimento è tardivo e non ha praticamente sortito effetti per le aziende agricole terremotate e danneggiate dal sisma del 6 aprile 2009.
Gli imprenditori del settore lamentano la disparità di trattamento con altre tipologie di aziende danneggiate. A quasi sette anni da quegli eventi, sono ancora molte le aziende che contano danni per centinaia di migliaia di euro a capannoni, rimesse e attrezzature e molte delle attività dell’area del cratere si trovano nell’impossibilità di anticipare gli interventi di ripristino delle strutture, senza contare che per le aziende agricole non è stato previsto alcun riconoscimento per il mancato reddito.
Nell’interrogazione si chiede al Ministro di intervenire per rivedere l’intera impostazione dei bandi regionali, che pongono, a carico delle aziende agricole terremotate, l’onere di dover anticipare le spese occorrenti per la riparazione dei danni da sisma e se esistono fondi alternativi, come speciali fondi ministeriali che potrebbero essere utilizzati per il settore agricolo o il fondo di solidarietà nazionale destinato alle strutture danneggiate dal sisma del 2009”.