L’Aquila, due minorenni denunciati per aver imbrattato i muri sotto i portici del centro storico

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L’AQUILA – Denunciati in stato di libertà alla Procura dei Minori per deturpamento e imbrattamento di cose di interesse storico i ragazzi che il 20 agosto scorso avevano fatto delle scritte sui muri, da poco rifatti, sotto i portici di S. Bernardino, in pieno centro aquilano.

Era stato il primo cittadino del capoluogo, Massimo Cialente, a segnalare il fatto con una lettera indirizzata al Procuratore della Repubblica, al Prefetto ed al Questore dell’Aquila, in cui aveva stigmatizzato il deprecabile comportamento di chi si era reso responsabile di aver apposto delle scritte su immobili di valore, proprio vicino a Palazzo Fibbioni e tra l’altro rinnovati e lucidati poco tempo prima, chiedendo un immediato intervento volto a scoprire gli autori.

Pertanto, il Questore ha subito attivato la Squadra Mobile che, dopo aver effettivamente verificato l’esistenza delle suddette iscrizioni, peraltro di contenuto volgare, ha visionato le immagini delle telecamere presenti sul posto, che ritraevano un gruppetto di giovani riuniti sotto i portici: ad un certo punto, verso le ore 17 del 20 agosto, uno di loro, utilizzando un pennarello con inchiostro nero, scrive una frase sul lato interno di una colonna dei “Portici di San Bernardino”; dopo pochi secondi un altro ragazzo, con il medesimo marker, ricopre parte della frase scritta dall’amico per poi apporne un’altra lateralmente.

Nei giorni successivi gli agenti della Mobile si sono recavati sul posto accertando il contenuto delle scritte. Non risultando conosciuti i partecipanti all’atto vandalico, sono stati approntati dei servizi di osservazione in quel luogo e in zona centro che hanno dato i loro frutti il 27 agosto, quando è stato riconosciuto e identificato uno dei due giovani autori dell’imbrattamento; qualche giorno dopo, cioè l’1 settembre, nel corso di un nuovo specifico servizio è stato individuato e identificato anche l’altro giovane.

Si tratta di due minorenni, di 16 anni, uno aquilano e l’altro proveniente dall’Europa dell’Est, residenti all’Aquila e incensurati. Sono stati, inoltre, identificati gli altri due giovani presenti con loro: un ragazzo di 15 e una ragazza di 16 anni.

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