52 progetti per un contributo di 24 milioni di euro circa e altri 22 da quasi 21 milione di euro, I tempo di Covid-19 il post sisma procede
L’AQUILA – Sono 52 i progetti, per un contributo complessivo di 24 milioni di euro circa, che fanno parte del 49esimo elenco di contributi per la ricostruzione post sisma 2009, pubblicato stamani all’albo pretorio e sul sito internet del Comune dell’Aquila. Lo hanno reso noto il sindaco Pierluigi Biondi e l’assessore alla ricostruzione privata, Vittorio Fabrizi. La gran parte dei contributi riguarda progetti relativi alla periferia e alle frazioni.
In particolare, 30 pratiche, per 3 milioni di euro di contributi, hanno definitivamente completato il loro iter. Con l’emergenza coronavirus in atto, i termini di 30 giorni per l’avvio dei lavori e di 150 giorni per il deposito del rogito notarile per l’acquisto dell’abitazione sostitutiva di quella principale distrutta dal sisma decorreranno dal 15 aprile, ultima data in cui, al momento, è stata fissata la sospensione dei termini amministrativi. Altri 22 progetti hanno ottenuto un contributo di quasi 21 milioni di euro e, in questo caso, dovranno essere acquisiti i titoli abilitativi edilizi e/o della documentazione complementare per perfezionare il procedimento. In questo caso i termini decorreranno dall’emissione del titolo abilitativo edilizio o dalla consegna della documentazione mancante.
“Si tratta dell’ennesima operazione che, anche in questa grave situazione di emergenza, viene condotta per mandare avanti la macchina della ricostruzione post terremoto 2009 – hanno dichiarato il sindaco Biondi e l’assessore Fabrizi –. Di questo dobbiamo dire grazie al titolare dell’Ufficio speciale per la ricostruzione dell’Aquila (Usra), Salvatore Provenzano, e al dirigente del settore comunale per la ricostruzione privata, Roberto Evangelisti. In virtù dei loro atti è stato reso possibile accelerare le procedure di liquidazione dei Sal, la presentazione dei progetti di ricostruzione senza l’approvazione dei verbali consortili o condominiali, salvo ratifica naturalmente, e altri provvedimenti che permettono la prosecuzione dell’attività di ricostruzione senza intoppi, anzi in modo anche più solerte. Al termine dell’emergenza – hanno concluso Fabrizi e Biondi – si vedranno gli effetti di tali provvedimenti e della continuità dell’erogazione dei buoni contributo, con l’allestimento di tanti cantieri che saranno essenziali per far ripartire l’economia di città e territorio”.