L’AQUILA – “Passano i “decenni” ma la maschera non hanno il coraggio di buttarla via. Quella maschera da agnellini del “buon senso” degli appelli al “comune sentire” infarcito di ipocrisia che non perdono occasione per usare ogni mezzo per imporre una direzione culturale ancora falsamente convinti di esprimere una volontà popolare”. È la replica di Margherita Paoletti, portavoce cittadina di Gioventù Nazionale alla nota diffusa dal Movimento giovanile della sinistra sulla vicenda del Festival degli incontri.
“Il movimento giovanile della sinistra probabilmente scrive da un altra città non conoscendo bene la realtà dei fatti. Definiscono il sindaco Pierluigi Biondi come una persona che vuole totalizzare ideologicamente la cultura cittadina. Come si può dire che questo sindaco vuole totalizzare ideologicamente la cultura aquilana? Basta essere più attenti e meno distratti andando a rivedere il tabellone degli eventi estivi della scorsa estate e dello scorso anno. Tutti gli artisti che sono avvicendati hanno rappresentato una pluralità culturale ben variegata. Basta ricordare che la chiusura dei cantieri dell’immaginario è stato affidata certo Goran Bregovic (artista da una sensibilità politica non proprio affine a quella del centro destra)”
“Si vuole ancora far credere che il buon senso è quello declamato da personaggi che già occupano tutti gli spazi televisivi e della comunicazione e che hanno come unico obiettivo quello della denigrazione dell’avversario di turno, di avviare una caccia alle streghe sviando dalle questioni del Paese reale. Citano un programma di eventi ma in questo non c’è nulla di definito, nulla di organizzato e, soprattutto, non vi è alcun coinvolgimento delle realtà culturali cittadine, che pure i giovani della sinistra invocano a loro sostegno”.
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