Il sindaco Biondi: “Azienda protagonista di un processo virtuoso da cui possono derivare nuove opportunità per i giovani professionisti”
L’AQUILA – La società Gunpowder, Pmi innovativa e spin-off per il trasferimento tecnologico del Gran Sasso Science Institute, celebra l’imminente conclusione della suo quinto anno di attività, guardando con rinnovato ottimismo al futuro e annunciando nuove opportunità occupazionali.
Per l’occasione, questa mattina, si è tenuta una conferenza stampa nell’auditorium del GSSI, alla quale hanno preso parte il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi; il rettore del GSSI, Eugenio Coccia; il presidente di Gunpowder, Alberto Cazziol; il direttore tecnico e socio di Gunpowder, Marco Secone; il docente del GSSI e socio di Gunpowder, Michele Flammini; il responsabile trasferimento tecnologico del GSSI, Alessandro Pajewski. Subito dopo l’incontro con la stampa il presidente Cazziol ha tenuto una lezione agli studenti e ricercatori del GSSI, e ha dato vita ad una riunione plenaria di tutti i propri collaboratori.
Una realtà in forte ascesa, quella di Gunpowder, che confermando ancora una volta una crescita a doppia cifra, è riuscita a superare quota 70 dipendenti e a realizzare un fatturato di oltre 3,5 milioni di euro. “A pochi anni dalla fondazione puntiamo già ad un nuovo traguardo: dare impiego a 100 persone entro il 2022 – ha spiegato il presidente Cazziol – un obiettivo che centreremo anche grazie alla imminente apertura di una seconda sede operativa a Giulianova, che si aggiunge alle presenze già consolidate a Roma e a Milano”.
Gunpowder ha posto al centro del proprio modello di sviluppo la collaborazione sistematica con il mondo universitario e della ricerca, e rappresenta concretamente una storia di successo nel panorama delle start-up nate dal mondo accademico. “La nostra azienda – ha sottolineato Cazziol – si propone come una fabbrica di soluzioni informatiche, che accompagna i clienti, ovvero aziende ed enti pubblici, nell’uso delle più innovative tecnologie che sostengono la trasformazione digitale dell’economia e della società, realizzando sofisticati sistemi digitali focalizzati in particolare sulla gestione della relazione e del dialogo one-to-one con le persone, siano esse clienti, dipendenti, cittadini o pazienti”.
Tra i settori di particolare interesse, su cui si concentra l’attenzione di Gunpowder in questa fase, spiccano i servizi per la sanità e il territorio. “Proprio in questi giorni con il progetto GSCP (Gunpowder Smart Care Platform), una piattaforma tecnologica per la gestione a distanza dell’assistenza socio sanitaria alle persone fragili – ha fatto sapere il direttore tecnico Marco Secone – Gunpowder si è aggiudicata ben tre premi nell’ambito della StartCup Abruzzese, la competizione regionale volta ad individuare e premiare le più innovative e promettenti realtà imprenditoriali del territorio, e si è guadagnata l’accesso alla finale nazionale Pni Cube, che è in corso di svolgimento a Roma”.
Il sindaco Biondi ha messo in rilievo che “esperienze come quella di Gunpowder valorizzano l’esperienza di una città in cui ricerca, innovazione e conoscenza sono elementi qualificanti e fondanti del processo di ricostruzione in atto, con il contributo di tutti i principali centri di formazione e specializzazione presenti sul territorio. Un processo virtuoso – ha rimarcato il sindaco – da cui possono derivare valide opportunità lavorative, per giovani professionisti, a cui l’amministrazione guarda con grande interesse”.
Biondi ha poi osservato che “lo sforzo che dovrà accomunare le università, le imprese e le istituzioni dovrà essere volto all’attuazione di azioni che consentano di abbassare l’età anagrafica di quanti entrano nel mondo del lavoro. Un obiettivo realizzabile sia attraverso percorsi di professionalizzazione, che inizino già dalle scuole superiori – ha aggiunto – sia con una prospettiva di integrazione delle attività formative degli atenei con quelle che si svolgono in azienda”.
Il rettore del GSSI, Eugenio Coccia, ha affermato che “Gunpowder è per noi un esempio e un importante spin off, che si pone nell’ambito di una strategia di ecosistema dell’innovazione e del trasferimento tecnologico. Il territorio è dotato di importanti attori come l’Università e i laboratori del Gran Sasso dell’Infn – ha proseguito Coccia – e noi vogliamo giocare un ruolo importante nel gemmare iniziative innovative e che si sostengano nel futuro”