Si terrà questa sera e domani sera, nei Sotterranei del Forte Spagnolo, lo spettacolo ispirato ai racconti di Edgar Allan Poe: parole, musica e danza
L’AQUILA – Per I Cantieri dell’Immaginario, in via del tutto eccezionale, grazie al Segretariato Regionale per l’Abruzzo e la Soprintendenza Unica per L’Aquila e il cratere, saranno aperti al pubblico i sotterranei del Castello Cinquecentesco dell’Aquila, un luogo chiuso dal sisma del 2009 e ancora in corso di ricostruzione e restauro.
L’occasione è lo spettacolo “Underground.3 – drammaturgia per spazi insoliti”, realizzato in coproduzione Società Aquilana dei Concerti “B. Barattelli” che, come noto, prima del sisma aveva la sede storica proprio all’interno del Castello, il Gruppo E.Motion con le coreografie di Francesca La Cava e la sezione attoriale affidata alla regia di Maria Cristina Giambruno. I protagonisti sono Annalisa Celentano, Fabrizio Croci, Simonetta D’Intino, Claudio Gentili, Alessandra Pavoni, Nicoletta Ragone, Massimo Sconci.
La sezione musicale è affidata a Pierluigi e Alessandro Tomassetti per la sezione percussiva, con la violinista Irene Tella, l’organista Ettore Maria Del Romano e il sassofonista Enzo Filippetti.
L’appuntamento è per venerdì 12 e sabato 13 agosto con due spettacoli al giorno, alle ore 20.30 e alle ore 21.30. La prenotazione è necessaria, date le rigide disposizioni in materia di sicurezza, raccomandando anche un abbigliamento consono con scarpe comode e maglie.
I sotterranei di una fortezza rimandano a un immaginario e a scenari tipici di una certa letteratura di cui uno degli esponenti di riferimento è certamente Edgar Allan Poe. Da tre dei suoi racconti lo spettacolo si orienta nella direzione della “narrazione agita” in itinere e mira a coinvolgere ed emozionare il pubblico attraverso un percorso di parola, musica e danza che, sin dall’inizio, fa dello spettatore un testimone partecipe e necessario del gioco teatrale.
Un’atmosfera di magia, mistero e suggestioni si fondono e si perdono nel rapporto musica-poesia-danza. I sotterranei del castello divengono spazio di condivisione itinerante attraverso ambienti diversi, giochi di ombre e sfumature, di atmosfere e suoni.