L’AQUILA – In un Paese che va verso il blocco delle attività per la emergenza coronavirus, all’Aquila nel cantiere più grande d’Europa, la ricostruzione post terremoto va avanti con maestranze e tecnici ancora in prima linea: questo per rispettare i termini nelle varie commesse legate al terremoto del 6 aprile 2009. A riportarlo é l’Ansa, in una battuta di oggi.
Secondo alcune stime, in questo periodo invernale, sono circa 1.500 gli operai, in parte provenienti da fuori città e regione, che lavorano nel territorio colpito dal sisma, circa 3.500 complessivamente nella provincia aquilana. Non è possibile, secondo l’associazione costruttori, stimare il numero delle imprese attualmente sul campo.
Comunque, in un contesto così complesso e grave caratterizzato in Italia da pesanti restrizioni per il covid19, le associazioni categoria attendono la cassa integrazione per salvaguardare i lavoratori che non hanno garanzie nel contratto, qualora ci fosse l’ordine della chiusura dei cantieri.
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