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L’Aquila, Incontro pubblico con gli abitanti dei Progetti C.A.S.E. e M.A.P.

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Si terrà presso la tenda (TendAmica) di Bazzano, giovedì 17 gennaio 2013 ,per rispondere alle tante problematiche  sollevate dai nuovi Rioni dell’Aquila

L’AQUILA – Il Presidente dell’Associazione “TendAmica”, Pierluigi Lomarco rende noto che  Giovedì ,17 gennaio prossimo, alle ore 21.00, si terrà un  Incontro pubblico con gli abitanti dei Progetti C.A.S.E. e M.A.P. presso la tenda (TendAmica) di Bazzano, organizzato dall’Associazione di Volontariato TendAmica, in collaborazione dell’Associazione Culturale “Ji prati de la Cirella” e del  Comitato “Assergi DUE ADE”. Si tratta del 5° Tavolo di Confronto Inter- Associativo Progetti C.A.S.E. e M.A.P..Con tale incontro si  vuole promuovere la formazione di Comitati atti a rappresentare l’agglomerato di appartenenza per poter  dare ufficialità alle mille richieste di chiarimenti e d’assistenza che emergono dai nuovi Rioni dell’Aquila. In sostanza il primo passo fondamentale è organizzarsi bene per evitare confusione e inutili dispendi di energia.
L’iniziativa permetterà di avere una fonte d’informazione univoca per tutte le tematiche dei Progetti C.A.S.E./M.A.P..Successivamente all’individuazione dei comitati, i Presidenti delle Associazioni organizzatrici faranno un breve riassunto di quanto emerso nei precedenti tavoli inter-associativi in cui ci si è incontrati più volte anche con gli assessori interessati in proposito alle già preannunciate “bollette oscure”. Si precisa ed evidenzia che l’iniziativa non nasce come pretesto per coloro che non vogliono pagare nulla, al contrario è indirizzata a coloro che vogliono pagare tutto, ma il giusto e nella misura giusta. Si precisa ancora che gli interventi non hanno e non dovranno dare spunto a nessun dibattito politico di partito. Sono invitati tutti i cittadini, i consiglieri e gli assessori con i loro tecnici per fare luce su quanto richiesto.
Alcune delle principali domande a cui non abbiamo ancora risposta sono:
1. Quali voci di spese dobbiamo affrontare?
2. Perché non vengono elaborate le bollette in base al consumo?
3. Perché si chiama la MANUTENCOOP quando le abitazioni sono nuove e dovrebbero essere state fatte a regola d’arte? Perché non si chiamano le imprese esecutrici a tutela della garanzia? Perché non si attivano le polizze fidejussorie, che le imprese costruttrici hanno sottoscritto all’affidamento dei lavori?
4. Chi paga il riscaldamento nei locali non assegnati?
5. E’ vero che si pagano ancora gli alberghi per i senza tetto, esistendo abitazioni vuote nei Progetti C.A.S.E. e nei M.A.P.?
6. Quale diritto di proprietà ha vantato chi ha dato in concessione i tetti per i pannelli solari/fotovoltaici? E’ stato verificato legalmente se tale diritto sia legittimo e, nel caso contrario, ci si è attivati per “invalidarlo” o Rettificarlo negli importi a favore del Comune?
7. In quale capitolato di spesa sono assegnati i pochi proventi determinati dall’affitto dei tetti, sempre per il fotovoltaico, sono investiti sui Progetti C.A.S.E. e M.A.P.?
8. Se gli abitanti del Progetto C.A.S.E. alloggiano con contratto di comodato d’uso gratuito, non essendo né proprietari (quindi condòmini) né affittuari (quindi inquilini) perché si parla di Condomìni, soprattutto se l’unico proprietario è il Comune? Forse il Comune vuole renderci a tutti gli effetti “Condòmini” dunque veri proprietari dei nuovi immobili?
Le domande sono ancora tante, ma comprendiamo che la gestione di tutto ciò non è affatto uno scherzo, qualcosa può anche sfuggire, però se si sbaglia bisogna essere onesti con se stessi e soprattutto con gli altri che poi ne dovranno pagare le conseguenze.

Pubblicato da
Donatella Di Biase

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