La società in questione, per mezzo del proprio rappresentante legale, aveva partecipato ad un bando indetto dalla Regione Abruzzo conseguendo un contributo pubblico nell’ambito dei fondi strutturali (POR FESR 2007 – 2013) destinati ai nuovi insediamenti produttivi, attraverso l’apertura di nuove sedi operative nella c.d. area del Cratere colpita dal sisma del 6 aprile 2009.
Tuttavia, le indagini svolte dalle Fiamme Gialle aquilane consentivano di accertare, tra l’altro, che la società – già oggetto di accertamenti sulla veridicità delle autocertificazioni rilasciate in sede di presentazione del progetto – non aveva mai ultimato la realizzazione del programma finanziato dalla Regione Abruzzo.
La Procura Regionale della Corte dei Conti, condividendo le ipotesi investigative formulate dal Corpo, in considerazione dell’entità dell’importo indebitamente percepito e del possibile rischio di perdita della garanzia patrimoniale, richiedeva il sequestro conservativo di un fabbricato riconducibile alla società per un valore pari all’importo del contributo; sequestro successivamente autorizzato dalla competente Sezione Giurisdizionale della Corte dei Conti ed eseguito dai militari del Nucleo di polizia economico-finanziaria di L’Aquila.
L’operazione di servizio appena conclusa testimonia come la Guardia di Finanza operi per assicurare il rispetto delle regole anche in campo economico al fine di contrastare gli sprechi di denaro pubblico: il corretto impiego dei fondi pubblici, infatti, rilancia lo sviluppo la crescita produttiva e occupazionale.
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