Secondo Bignotti sarà possibile, con un’agricoltura di qualità, gestire anche i rischi sul territorio, tutelare le biodiversità e rilanciare l’identità della nostra terra.
“Al giorno d’oggi – ha detto ancora l’assessore all’Agricoltura – parliamo di una agricoltura multifunzionale, che interessa molti settori: l’economia sostenibile, la produzione di cibo, la valorizzazione e conservazione dell’identità territoriale, naturale, paesaggistica e degli ecosistemi. Esiste la prospettiva di una gestione agro-alimentare diretta, che abbia un approccio integrato tra dati, modelli e tradizioni. Le certificazioni di origine geografica e la tracciabilità del prodotto sono alla base di questo approccio”.
Per questi motivi, ha aggiunto Bignotti, “l’assessorato comunale si trova, politicamente e programmaticamente, in piena corrispondenza con i principi della Carta di Bergamo e con i suoi orientamenti amministrativi, e cioè considerare le indicazioni geografiche un patrimonio culturale e sociale dei territori che danno un freno all’esodo rurale e consentono la conservazione delle risorse locali contro le imitazioni. Questa protezione deve essere semplice, efficace e trasparente”.
“In questi primi mesi – ha concluso l’assessore Bignotti – l’attenzione dell’amministrazione comunale si è rivolta allo studio di alcuni aspetti specifici: la formazione di orti urbani intesi anche come orti didattici per le scuole, la creazione del manifesto dell’agricoltura aquilana, la programmazione di una giornata dell’agricoltura in cui discutere le soluzioni per l’agricoltura contemporanea e la creazione di un sentiero didattico”.
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