Convegno organizzato dai dipartimenti dell’ Università di L’Aquila per il 6 maggio 2011 a Paganica
L’AQUILA – Malattie reumatiche ed occhio: una patologia di confine è il titolo del convegno organizzato dal professor Roberto Giacomelli del Dipartimento di Reumatologia dell’Università degli Studi dell’Aquila e dal prof. Leopoldo Spadea della Clinica Oculistica dell’Università degli Studi dell’Aquila per il 6 maggio 2011 a L’Aquila, presso il Centro Congressi Villa Dragonetti de Torres di Paganica.
All’ incontro scientifico parteciperanno i massimi esperti in materia a livello nazionale, studiosi di patologie reumatiche ed oculari. Le malattie reumatiche sono entità cliniche che colpiscono circa il 10% della popolazione, con evoluzione verso la cronicizzazione dal 20 all’80% dei casi. Negli Stati Uniti sono già oltre 40 milioni le persone che ne soffrono e, per l’anno 2025 si stima che i malati possano arrivare a 60 milioni, quando sarà ancora maggiore il numero degli ultrasessantacinquenni.
In Italia le malattie reumatiche, che occupano il secondo posto per prevalenza dopo i disturbi cardio-vascolari, affliggono oltre 5 milioni e mezzo di persone con predilezione per il sesso femminile con un rapporto di 3 a 1; le forme più comuni di malattie reumatiche croniche ed autoimmuni sono l’Artrite Reumatoide, l’Artrite Idiopatica Giovanile, la Gotta, le Spondiliti, il Lupus Eritematoso Sistemico, la Sclerodermia, la Sindrome di Sjogren.
Queste patologie, ad eziologia sconosciuta su probabile base genetica autoimmunitaria, possono colpire tutti gli organi ed apparati per un meccanismo diretto, infiammatorio immunomediato o come complicanza dell’effetto collaterale dei farmaci usati per la terapia stessa.
Per questo motivo la diagnosi di certezza è multidisciplinare, avvalendosi dell’apporto clinico dell’oculista che spesso pone il sospetto diagnostico e clinico-laboratoristico del reumatologo.
Questo convegno è indirizzato ad un ampio pubblico di medici, sia di base che specialisti, che devono confrontarsi, nella pratica quotidiana, con malattie reumatiche e le loro complicanze, tra cui quelle oculari. Di queste ultime si prenderanno in considerazione delle patologie croniche molto invalidanti (quali uveiti, vasculiti retiniche, ecc.) che se non adeguatamente curate, possono portare alla cecità e le varie problematiche riguardanti la disfunzione lacrimale, tra le condizioni patologiche più frequenti in oftalmologia, con il sintomo “occhio secco”, che colpisce fino al 20% degli adulti di età superiore ai 40 anni.
Questo convegno riveste particolare importanza sia per l’Ospedale “San Salvatore” che per l’Università dell’Aquila, in quanto è una delle prime iniziative di rilievo che vengono intraprese dopo i tragici eventi legati al sisma del 2009 sia nell’area reumatologica che oftalmologica.