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L’Aquila, Giorgia Meloni con Pierluigi Biondi: ieri il comizio in Piazza Duomo

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La leader di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale al fianco del candidato sindaco all’Aquila: “Voglio ricordare L’Aquila come la città dei 99 castelli, delle 99 chiese, del torrone, di tradizioni e di quel tessuto economico che deve tornare a respirare”

L’AQUILA – Si è tenuto ieri, in Piazza Duomo a L’Aquila il comizio del candidato sindaco della coalizione di centrodestra, Pierluigi Biondi con la leader di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale, onorevole Giorgia Meloni.

“Pierluigi ha dimostrato concretezza e capacità, ha fatto ciò che altri non hanno fatto: ha ricostruito il suo paese – ha esordito Giorgia Meloni – Ha dato seguito a quanto abbiamo fatto nel 2009, quando con tutti i limiti e le difficoltà che possono esserci stati, dopo pochi mesi tutti avevano un tetto. Nel centro Italia dopo il sisma di agosto per assegnare 50 casette hanno fatto una lotteria, mentre il centrosinistra ha trovato in poche ore i miliardi per salvare Mps”.

“In più ci sono soldi non spesi che attendono solo di essere investiti per questa città – ha aggiunto la leader di Fdi-An – Io non voglio ricordare L’Aquila come città del terremoto, ma come la città dei 99 castelli, delle 99 chiese, del torrone, di tradizioni e di quel tessuto economico che deve tornare a respirare; lo dico chiaramente, all’Aquila devono lavorare le aziende locali e chi assume chi vive in questa splendida città deve avere degli sgravi e degli incentivi fiscali”.

Un appello a cui hanno fatto eco le parole del candidato sindaco Biondi:

“In questa città tutti hanno avuto ospitalità ed un’opportunità, meno che gli aquilani, le famiglie aquilane, i commercianti aquilani, le piccole aziende aquilane e chi ha scelto di rimanere. Il Pd ed il centrosinistra stanno facendo di tutto per demolire questa città: vogliono ridimensionare l’ospedale, utilizzano i lavoratori in difficoltà dei call center per fare campagna elettorale e mettono da parte tutte quelle fasce di popolazione non garantita che in questi anni hanno marginalizzato.

Noi in questa piazza ci riappropriamo di un luogo simbolo, di cui per troppo tempo siamo stati privati: queste settimane di campagna elettorale tra la gente hanno dimostrato che c’è grande voglia di cambiamento e discontinuità che l’11 giugno verrà suggellata con il voto che manderà a casa questo centrosinistra inadeguato e amico dei poteri forti”.

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