Il progetto di Animammersa è finalizzato a richiamare l’attenzione sullo stato di oblio in cui versa il centro storico della città. Coinvolte attraverso il web centinaia di persone in Italia e in Europa per un’opera artistica collettiva
L’AQUILA – Il 5 aprile prossimo partirà il progetto“Mettiamoci una pezza, una città ai ferri corti”, un’azione di Urban Knitting, una forma di street art nata nel 2005 negli USA, che sarà visibile a L’Aquila a partire dal 6 aprile, terzo anniversario del terremoto. Il progetto dell’associazione culturale Animammersa, sostenuto e patrocinato dall’Assessorato alla Cultura del Comune dell’Aquila, coinvolge attraverso il web centinaia di persone in Italia e in Europa per un’opera artistica collettiva, con lo scopo di richiamare l’attenzione sullo stato di oblio in cui versa il patrimonio artistico e monumentale del centro storico della Città.
Prendi il centro storico di una città. Togli le persone che ci abitano, che entrano nei negozi, che frequentano gli uffici, che fanno la spesa alle bancarelle del mercato quotidiano, togli i negozi, gli uffici, le banche…Togli, togli, togli e ottieni il vuoto. Questa è L’Aquila. Niente vita, niente colore. Per questo Animammersa ha lanciato sul web: Mettiamoci Una Pezza!
L’iniziativa prevede che una serie di gruppi Knitter (in inglese ‘magliaia’), provenienti da tutta Italia, rivestano con pezze colorate, lavorate con i ferri o con l’uncinetto e arrivate per posta , una superficie di 100 metri quadrati del centro storico dell’Aquila, realizzando il sogno di riunire in un unico gesto persone diverse, distanti, ma unite da quell’entusiasmo che solo l’atto creativo riesce a dare.
Saranno poi realizzati servizi fotografici e video diffusi su tutti i media e i social media , per mostrare a tutti coloro che hanno partecipato all’azione il risultato dello sforzo collettivo e per condividere il senso di cura, di attenzione e di protezione di cui L’Aquila ha bisogno. L’istallazione rimarrà in essere fino a quando sarà possibile, accadimenti di qualunque natura permettendo, per offrirsi come gesto di speranza e rinascita agli occhi di tutti quelli che non si vogliono rassegnare al grigio del post sisma.
E’ stata effettuata la raccolta di pezze lavorate ai ferri, o con l’uncinetto, lasciando alla creatività di ciascuno la scelta dei colori, dei filati e dei punti da utilizzare: i ferri corti contro l’oblio che lascia, a tre anni dal sisma, a marcire un patrimonio artistico e culturale che appartiene a tutta la nazione. Un’azione artistica collettiva, un atto d’amore e di provocazione. La risposta a questo appello è stato sorprendente: nel giro di poche settimane la Fan Page di FB ha raggiunto ad oggi quasi 1000 like, mentre sul sito sono passati più di 15.000 visitatori.