L’AQUILA – È stato presentato ieri, martedì 31 maggio il Teatro Storico Mobile dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese alla presenza del Senatore Luigi Luisi, Vice Presidente Commissione Bilancio del Senato della Repubblica, del Presidente dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese e dell’Assessore alla Cultura del Comune dell’Aquila Stefania Pezzopane che hanno convenuto sull’importanza dell’impresa della cultura per poter affrontare questo momento culturale di crisi.
Ha detto il Senatore Luisi a margine della conferenza stampa:
è proprio questo l’esempio di impresa culturale. Sono molte ovviamente le richieste che arrivano alla Presidenza della Repubblica ogni anno e molto spesso sono progetti poco interessanti o troppo costosi per essere finanziati. Il Teatro Storico Mobile fin da prima del terremoto mi è sembrato un progetto molto interessante, dopo il 2009 credo invece sia divenuto doveroso ed indispensabile da finanziarlo non soltanto per l’Istituzione Sinfonica ma per tutta la Città dell’Aquila. Potendolo allestire nelle piazze ed in tutti quei paesi che non sono dotati di teatri mi sembra rappresenti un buon approccio per l’economia della cultura italiana.
Il POCKET THEATRE Il Teatro Storico Mobile, nasce da un progetto dell’Architetto Bruno Garofalo del 1982, realizzato all’epoca in legno ed ora riproposto in allestimento tecnologico. Questa struttura mobile, allestita dalla Risam For Show di Cologno Monzese, società specializzata nell’allestimento scenico per Mediaset e per i maggiori teatri italiani, è stata realizzata grazie ad un contributo del Senato della Repubblica.
La struttura del Teatro storico mobile
L’intero iter progettuale e realizzativo del Nuovo Pocket Theatre si è sviluppato sull’idea forte di voler far rivivere la Cultura di cui lo stesso è emblema, ripristinandone e aggiornandone la forma.
Nel voler conservare memoria del passato, ma anche nel volersi ammodernare ed estendere la propria presenza, il Nuovo Piccolo Teatro è studiato come una struttura flessibile, agile e facilmente trasportabile. Le dimensioni compatte (l’ingombro è di 8 metri di larghezza per 5 di profondità e 5 e mezzo di altezza) permettono la collocazione sia all’interno di teatri già esistenti, sia in esterno, in piazze e spiazzi. L’operazione progettuale ha avuto inizio con l’attento studio del modellino storico del Piccolo Teatro Musicale dell’Aquila, realizzato nel 1982 da Bruno Garofalo, che ha permesso di ricreare con fedeltà la scatola scenica, mantenendone proporzioni ed elementi formali. L’aspetto esteriore, dunque, rispecchia quello storico in legno, ma la struttura interna è completamente riprogettata utilizzando un sistema di americane mobili che vanno a creare una scatola scenica pienamente funzionale e flessibile.
Il Teatro si compone di tre parti: palcoscenico, arcoscenico e scatola scenica. Il palcoscenico di 8mx5m è composto di 20 praticabili in alluminio, con piano in legno, da 1mx2m l’uno, accostati e uniti saldamente, che portano il piano di calpestio ad 1 metro di altezza dal suolo. A chiudere il lato frontale, per la sua altezza e per tutta la lunghezza, un tamponamento in elementi lignei sormontato da una cornice modanata sulla linea di ribalta che lo raccorda con il palco. Sui restanti tre lati un rivestimento in panno nero che nasconde alla vista il “sottopalco”. A corredo dei praticabili vi sono ringhiere di protezione e due scale laterali in legno di accesso.
L’arcoscenico, totalmente in legno su disegno dell’arcoscenico storico, costituisce il fronte del Teatro e ritaglia un boccascena di 5,30 metri di larghezza per 3,60 di altezza. Sulla sommità campeggia il logo dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese, coronato da un elemento a nastro che lo incornicia. La scatola scenica è creata da 4 torri di americane che movimentano e sollevano, tramite argani motorizzati, un ring con traversi di altre americane, atte a sostenere l’impianto illuminotecnico e ogni eventuale elemento scenico. La scatola nera è garantita da un fondale, sei quinte che traguardano tutto lo spazio scenico e 4 cieli, elementi in panno nero che vengono fissati alle americane stesse e permettono molteplici configurazioni dello spazio. A chiudere il boccascena un arlecchino e un sipario con apertura alla greca in velluto rosso in ricchezza. La rifinitura esterna del teatro che rappresenta l’impatto storico, è realizzata tramite diversi telai semi tamburati di legno multistrato modulari che compongono le spalle esterne del teatro e la parte superiore del cervello che ospita un fregio decorato nel centro, a completamento è inserita una tamponatura fronte palco nello stesso stile e 4 scale laterali 4 quinte, un fondale e 5 soffitti. Il frontale è composto da 3 pannelli massicci in legno di abete.
La Risam For Show Srl opera nel settore dello spettacolo dal 1990, dispone di tre laboratori interni e di un ufficio progettazione. Il primo composto dalla falegnameria per la costruzione scenica e dal laboratorio di sartoria dove si realizzano ogni tipo di confezione di tessuti, l’ultimo dedicato alla decorazione, all’interno del quale, si realizzano sculture in polistirolo e dipinti scenografici e infine l’ufficio progettazione che segue dall’ideazione all’esecuzione i progetti.
Il Teatro, le produzioni di musical, i concerti e le mostre
Ha approfondito la sua esperienza in ambito teatrale, dapprima sviluppando la meccanica teatrale e la scenotecnica, successivamente ampliandosi ed affermandosi nelle più importanti produzioni italiane di musical Notre Dame De Paris, Tosca Amore Disperato, Dracula Opera Rock, per citarne alcuni. Concerti, rappresentazioni teatrali, allestimento di mostre Ugo Rondinone Biennale di Venezia 2007, Fondazione Prada, ON Otto di Tobias Reberger, curandone la realizzazione della meccanica di scena, la creazione di macchine teatrali dedicate oltre alla confezione di telerie di scena che prendono vita grazie ad un reparto interno di sartoria teatrale che è in grado di confezionare: fondali in grandi altezze, schermi da proiezione, sipari. Nell’ambito della sartoria teatrale e delle telerie di scena fornisce quotidianamente teatri prestigiosi come La Scala di Milano, il Teatro Regio di Torino e di Parma, il Teatro dell’Opera di Roma, per i quali realizza quinte, fondali, sipari, grazie ad un reparto interno specializzato in lavori di sartoria.