“La riparazione delle strade che qualche settimana fa furono interdette dall’Amministrazione provinciale a biciclette e moto sia solo l’inizio di un piano più ampio che garantisca la sicurezza e la fruibilità dei percorsi che sono meta di migliaia di appassionati delle due ruote. Non è solo la manutenzione del manto stradale che garantisce la salvaguardia delle vite umane – spiega l’esponente Fdi – Sulle strade abruzzesi insiste un killer silenzioso e infido, perché la sua natura dovrebbe essere quella di proteggere. I guard rail ogni anno uccidono o rendono disabili molti sventurati che hanno la disgrazia di impattare contro i suoi sostegni, pali metallici che possono tagliare come lame. Eppure i modi per renderli degli strumenti salvavita ed hanno un costo più che accettabile. Nel marzo 2016 è arrivata la stesura di una bozza di decreto che ricevette anche l’ok del Consiglio superiore dei lavori pubblici. Nell’attesa dell’approvazione il Ministero aveva addirittura autorizzato i gestori delle strade all’installazione in via sperimentale dei dispositivi salva-motociclisti”.
“La nostra proposta è quella di iniziare a ragionare su un piano per la messa in sicurezza dei guard rail attraverso la predisposizione di una fascia di protezione da montare nella parte inferiore del guar drail: un dispositivo che chiudendo il varco tra asfalto e lama impedirebbe al motociclista in scivolata di impattare contro il paletto. – conclude Malafoglia – Esempi di questi dispositivi già si trovano sulla SS 690 Avezzano-Sora e riteniamo che la loro diffusione incrementerebbe i flussi turistici di centauri e ciclisti che hanno già dimostrare la nostra terra e le sue bellezze”.
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