L’Aquila, sei anni dopo il terremoto

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Ricordo ancora struggente delle vittime e un grato pensiero ai Volontari e a coloro che da ogni parte del mondo sono stati vicini con gesti di affetto e solidarietà agli aquilani

L’AQUILA – Oggi è il 6° anniversario del terremoto dell’Aquila, il 6 aprile 2009 alle ore 3:32. Riportiamo di seguito il contributo di Goffredo Palmerini.

Mentre il pensiero va commosso alle 309 vittime del sisma – molti i giovani e i bambini -, alle sofferenze morali e materiali di una città lacerata nel profondo, forte si avverte il senso di gratitudine verso tutti i Volontari che da ogni parte d’Italia vennero a soccorrerci, o che da ogni angolo del mondo ci furono vicini con la solidarietà e l’affetto. Eccezionale fu la vicinanza delle comunità abruzzesi nel mondo, cui va il nostro pensiero riconoscente e grato.

Questa Pasqua di Resurrezione ci fa sperare sulla rinascita di una città che sta già risorgendo, tra tanti problemi ancora. Ci fa pensare alle giovani generazioni, al loro futuro nella città e nei suoi borghi ricostruiti. Tra le tante difficoltà che bisogna affrontare – e anche qualche squallore! – non viene meno la speranza e la determinazione di riconquistare la bellezza di una città straordinaria di preziosità artistiche e culturali, ma anche una comunità che sappia, nella concordia, lavorare insieme per il proprio destino. Memoria e futuro, dunque, superando le difficoltà innumerevoli del presente. Affido l’anelito di speranza al messaggio contenuto in questo video, realizzato da adolescenti, oggi, ancora bambini in quel 6 aprile del 2009. Un buon augurio per la tua rinascita, L’Aquila, coraggio e buona fortuna a tutti gli Aquilani!

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