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L’Aquila, si sblocca la ricostruzione “Ex Inapli”: ecco cosa ospiterà

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L’AQUILA – Finalmente si sblocca la ricostruzione dell’edificio di via Ugo Piccinini, nel quartiere San Sisto all’Aquila, noto come “ex Inapli” che, sin dagli anni Ottanta, ha ospitato una scuola di formazione professionale e che dal 2009 è in disuso perché reso inagibile dal terremoto e che ospiterà la sede dell’Agenzia regionale di Protezione civile.

Ad annunciarlo è l’assessore regionale Guido Liris, che tra le altre detiene la delega al Patrimonio, dopo che oggi la Giunta ha approvato la sua proposta di delibera che individua la stessa Agenzia quale stazione appaltante dell’intervento di abbattimento e ricostruzione.

“L’Agenzia avrà finalmente una sede propria in un immobile nuovo e prestigioso”, fa osservare Liris, “questo non solo permetterà di abbattere i costi rappresentati dai fitti passivi di cui attualmente deve farsi carico la Regione, ma darà alla Protezione civile una sede moderna, che nasce con una funzione precisa e dunque adatta a tutte le esigenze del caso, e che conferma la centralità dell’Aquila in un settore strategico quale è quello delle competenze e delle attività volte a tutelare la vita, l’integrità fisica, i beni, gli insediamenti, gli animali e l’ambiente”.

“Sarà la stessa Agenzia”, spiega l’assessore, “a predisporre il progetto di fattibilità tecnica ed economica o di un documento di fattibilità delle alternative progettuali dell’intervento di ricostruzione con sostituzione edilizia, contemperando le esigenze logistiche dell’Agenzia con quelle di allocazione di Uffici regionali. Con successivo atto si procederà all’approvazione di uno schema di convenzione per la regolamentazione dei rapporti tra le parti, previe le necessarie verifiche e adempimenti di concerto con le competenti strutture per la ricostruzione”.

“L’intervento di ricostruzione”, ricorda l’assessore, “è stato finanziato con deliberazioni Cipe n. 48/2016 e 24/2018 per un importo di 8,3 milioni di euro di cui 800mila per attività di progettazione e 7.580.000 per realizzazione dei lavori”.

Il sito aveva già avuto il cambio di destinazione d’uso da parte del Comune dell’Aquila, da “zona per attrezzature per l’istruzione scolastica” a “zona per attrezzature direzionali”, pur mantenendo la volumetria esistente, e su di esso sono già state effettuate indagini geologiche e geotecniche.

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