L’AQUILA – I festeggiamenti per l’80° anniversario di fondazione del Corpo Nazionale si sono spostati all’Aquila, dove, il 3 aprile, i Vigili del fuoco sono scesi in piazza, stringendosi attorno ai cittadini a 10 anni dal terremoto che ha devastato il territorio. Per tutta la giornata i mezzi di soccorso di ieri e di oggi sono stati esposti nella piazza della villa comunale. Qui i più piccoli si sono cimentati in un percorso ad ostacoli tra scale, incendi, muri, diventando pompieri per un giorno, sotto l’occhio attento del personale operativo ed in quiescenza.
Nel pomeriggio, nella sala dell’ipogeo del palazzo della Regione, si è discusso, alla presenza dei vertici dei Vigili del fuoco, della resilienza nelle opere in zona sismica, un seminario a cui hanno partecipato i maggiori esperti del settore. Alle 19.00 nella basilica simbolo della città, quella di Collemaggio, si è tenuto il concerto della banda del Corpo Nazionale. In una cornice suggestiva, tra giochi di luce, valorizzata dalla sapiente presentazione di Pino Insegno, l’orchestra a fiati ha regalato momenti di grande emozione spaziando da arie d’opera a celebri colonne sonore.
Il comandante De Bartolomeo, nel fare gli onori di casa, ha dichiarato che tutti i vigili del fuoco italiani si sentono cittadini dell’Aquila, mentre il sindaco Pierluigi Biondi ha sottolineato che essere in piedi dopo 10 anni non è un fatto scontato e questo risultato si deve ai cittadini e alle migliaia di soccorritori che si sono avvicendati e tra loro, un posto speciale, spetta ai Vigili del fuoco. Dal canto suo, Emanuele Imprudente, vicepresidente della Regione, ha ricordato con emozione che la gente d’Abruzzo è particolarmente legata al Corpo Nazionale.
Il saluto conclusivo è spettato al sottosegretario all’Interno Stefano Candiani che ha ribadito che dove c’è bisogno i Vigili del fuoco sono presenti con le loro numerose specializzazioni.Prima dell’inno nazionale che ha concluso il concerto, sono saliti sul palco il CR Antonio Renzi e il VFC Ennio d’Annibale, presenti fin dalle prime ore della tragedia, che con emozione hanno raccontato la loro esperienza.