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L’Aquila, Blundo su centrale a biomasse

da Redazione

La senatrice chiede chiarimenti al Sindaco  Cialente sull’insediamento dell’impianto nella immediata periferia cittadina  e sottolinea la  preoccupante situazione a livello regionale per la mancanza di un Piano organico ed integrato per le energie alternative

L’AQUILA – Dalla Segreteria della senatrice  Enza Blundo riceviamo e pubblichiamo un comunicato in cui si chiedono chiarimenti al Sindaco della città di L’Aquila, Massimo Cialente, in merito ad attività di pseudoinformazione volte a sponsorizzare l’insediamento della centrale a biomasse nella immediata periferia cittadina fortemente antropizzata  ; si fa  riferimento inoltre  alla preoccupante situazione a livello regionale relativa alla mancanza di una pianificazione organica e integrata  riguardo la produzione di energie alternative.Recita la nota :

“In relazione alla recente iniziativa organizzata dall’amministrazione comunale di L’Aquila, il  convegno ‘Energia senza petrolio. Un nuovo modello per lo sviluppo del territorio “, tenutosi all’Auditorium del Parco in data 23 Giugno  e volto ad orientare la popolazione affinché  appoggi il pericoloso insediamento di un inceneritore di biomasse nella zona  di Bazzano- Monticchio , ci chiediamo in base a quali presupposti e per mandato di chi il Sindaco si sia attivato in tal senso a sponsorizzare un incontro “informativo”  così fortemente rispondente agli interessi di  una società privata, la Futuris,dato che   il Consiglio Comunale  aveva già espresso contrarietà  all’insediamento dell’ impianto in questione   e considerato che la stessa Regione aveva approvato –  in forza delle obiezioni tecniche fatte dai Comitati – una Legge per la moratoria su tutti gli interventi per energie alternative finalizzata all’adozione entro 180 giorni di uno specifico Piano regionale. Poi prontamente revocata su pressione delle lobbies. ” A dichiararlo , la Cittadina al Senato Enza Blundo.

“Vogliamo conoscere quali siano le reali motivazioni per cui il Sindaco Cialente si è impegnato ad organizzare il suddetto Convegno, quale sia stato il ruolo della Futuris considerando che l’avvocato della stessa società ha coordinato e diretto gli interventi , con quali soldi siano stati pagati buffet e relatori.

Infine, alla luce delle stesse considerazioni scientifiche emerse durante la giornata, ci chiediamo se il Sindaco abbia compreso che non c’è la disponibilità di biomassa necessaria come attestato anche da valutazioni del Corpo Forestale dello Stato; che senza il contestuale e imprescindibile recupero dell’80% dell’energia prodotta impossibile allo stato attuale, la centrale non risponde ai criteri necessari ed è impraticabile; che la stessa centrale, ricadendo in zona alluvionale con tanto di locale interrato a – 5metri, è ad elevato rischio incidente. Essendo inoltre il nostro Sindaco un medico pneumologo, ci chiediamo se sia a conoscenza degli interventi effettuati  e delle posizioni assunte dagli Ordini dei Medici inerenti situazioni di  altre città italiane, in cui la difesa della salute dei cittadini da patologie respiratorie, cardiovascolari , cancro e malformazioni fetali è stato elemento vincolante per bloccare la costruzione di tali tipologie di impianti a tutela di diritti garantiti dalla Costituzione nonché richiamati dallo stesso giuramento di Ippocrate, a cui tutti i medici sono tenuti ad attenersi ; il tutto rafforzato dalla recente attestazione  validata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità sulla diretta correlazione tra emissioni inquinanti legate principalmente a impianti industriali , per di più nel caso di L’Aquila inseriti all’interno  di centri abitati in zone fortemente antropizzate, e insorgenza di cancro “, continua la Parlamentare.

” Nella Regione Abruzzo la situazione è ormai fuori controllo, per le biomasse sono state approvate ben 14 centrali insostenibili e impraticabili  per un fabbisogno di oltre 1.000.000 di tonnellate/anno , mentre altre 20 sono in istruttoria. Le persone si sentono minacciate da interventi invasivi e altamente inquinanti che non tengono conto delle vocazioni del territorio locale né del benessere dei cittadini e si sono giustamente organizzate in numerosi comitati impegnandosi in sfiancanti contenziosi contro il mal operato di amministratori che ricoprono ruoli in cui evidentemente non stanno rispondendo al mandato di tutela dell’interesse pubblico.

La Legge Regionale , in coerenza con il Quadro di Riferimento Regionale, con la politica di tutela del sistema dei Parchi e con lo stesso Piano Regionale di Sviluppo agricolo, deve delineare una politica organica ed integrata sospendendo tutti gli interventi non ancora pervenuti all’inizio lavori (per i vizi relativi alla sovrapposizione dei bacini di approvvigionamento e alla mancata valutazione degli “effetti cumulo”, per il mancato coinvolgimento del settore agricolo/forestale e dei Parchi) ed elaborando un Piano organico ed integrato per le energie alternative “, conclude Blundo.

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