L’AQUILA –
“Da quanto emerge sembrerebbe che ingenti somme di denaro siano state elargite a funzionari pubblici in cambio dell’aggiudicazione di alcuni appalti relativi alla messa in sicurezza degli edifici danneggiati dal sisma del 2009. Un’operazione di Polizia – prosegue la Blundo – che segue di poche settimane un’altra inchiesta, quella sull’affidamento di appalti pubblici per la ristrutturazione e i puntellamenti delle chiese e palazzi storici aquilani, che vede tra gli indagati per corruzione, turbativa d’asta e violazione delle norme del Codice degli Appalti, anche una funzionaria della Direzione Regionale dei Beni Culturali e il braccio destro dell’ex Vice Commissario per la Ricostruzione dei Beni Culturali Luciano Marchetti. La vicenda forse riguarderà tutti i palazzi storici i cui lavori di messa in sicurezza spesso venivano affidati dal Comune dell’Aquila anche senza le prescritte autorizzazioni della struttura commissariale dei beni culturali. In merito a tale vicenda, lasciano nello sconcerto le dichiarazioni del Sindaco. Non si può governare una città ed essere all’oscuro di tutto. Un quadro agghiacciante, un intreccio perverso di interessi tra politici, funzionari ed imprenditori, che noi del Movimento Cinque Stelle denunciamo ormai da molto tempo con un Disegno di Legge presentato a mia prima firma, per l’istituzione di una Commissione d’Inchiesta. Sosteniamo incondizionatamente il prezioso ed efficace lavoro che la Magistratura sta facendo e farà in futuro per l’accertamento della verità sulla modalità di gestione dei fondi per la ricostruzione post-sisma” conclude la Blundo.
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