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L’Aquila, Blundo su ordinanza divieto di captazione di acque superficiali

da Redazione

L’AQUILA – Riceviamo dalla Segreteria della senatrice  Enza Blundo un Comunicato Stampa relativo alle ordinanze del Sindaco Massimo Cialente di divieto di captazione di acque superficiali , grave conseguenza del degrado ambientale e dell”inadeguatezza dei sistemi di depurazione e monitoraggio , finalizzato alla prevenzione della casistica umana della salmonellosi ; si preannunciano inoltre imminenti azioni del “GDL ambiente e territorio – M5S L’Aquila” volte alla salvaguardia e alla tutela della salute e del patrimonio ambientale. Si legge nella nota:

Dall’immediato post sisma, con la delocalizzazione degli abitanti nelle new town, Comitati e M5S avevano denunciato l’assenza di depuratori e conseguentemente chiesto, quali proposte concrete: l’effettuarsi di un serio censimento degli scarichi che confluiscono nei corsi d’acqua che attraversano la città, la verifica dell’effettiva capacità depurativa e di disinfezione degli impianti esistenti sulla base del reale numero di abitanti che ricadono nel bacino di ogni impianto di depurazione, l’aumento del numero di stazioni di misura nelle quali effettuare i controlli analitici, il collettamento e convogliamento delle acque reflue non depurate ed altre soluzioni ancora.

Il sindaco aveva emesso, quale atto dovuto, l’Ordinanza contingibile ed urgente n. 70/2014, con la quale di fatto aveva certificato il degrado ambientale nel quale versano alcuni corpi idrici “interdicendo rigorosamente fino all’estinzione del fenomeno, qualunque captazione di acqua superficiale per qualunque uso, fino al ripristino della normalità batteriologica, finalizzato alla prevenzione della casistica umana della salmonellosi”.

Seppur tale ordinanza sia stata parzialmente revocata con provvedimento n. 74 del 07/07/2014, con il quale è stato consentito l’utilizzo delle sopracitate acque “per usi industriali, rigorosamente non alimentare”, il problema non può considerarsi superato.

Ancor più sconcertante è l’attuale rimpallo di accuse e di responsabilità su presunti ritardi di comunicazione tra il primo cittadino e le ASL di L’Aquila, emerso nel corso della riunione tenutasi venerdì scorso indetta dal Sindaco con i rappresentanti dei competenti servizi di Asl, Arta, Regione e Provincia,nonché l’assenza di interventi concreti a tutela dell’ambiente, dello stato di salute pubblica e dei produttori agricoli locali, che nel periodo estivo non possono astenersi dall’irrigare le proprie colture.

Il gruppo di lavoro “GDL ambiente e territorio – M5S L’Aquila” sollecita tutte le amministrazioni interessate a vario titolo per prevenire il ripetersi di tali problematiche e giungere a definitiva risoluzione, preannunciando nelle prossime settimane iniziative tese a salvaguardare e valorizzare il patrimonio ambientale.

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