L’Aquila,Case di Bazzano: inaugurata la nuova sede dell’associazione Aptdh

L’AQUILA – Ieri mattina è stato inaugurato l’appartamento, presso il progetto Case di Bazzano, che sarà sede dell’attività della storica associazione Aptdh (associazione e tutela diritti handicappati) che opera da decenni nel campo della disabilità.
Erano presenti, il Presidente dell’associazione Aptdh Anna Rita Felici Verna che ha ringraziato l’Amministrazione comunale ed in particolare il Sindaco Massimo Cialente e l’assessorato alle politiche sociali, per questo importante risultato, l’Arcivescovo Metropolita dell’Aquila, Giuseppe Molinari, il vescovo ausiliare Monsignor Giovanni D’Ercole e numerose famiglie coinvolte nel progetto dell’associazione.

L’Assessore alle politiche sociali ,Stefania Pezzopane ha dichiarato:

sono molto soddisfatta per il raggiungimento di questo obiettivo. Questa consegna all’associazione è solo la prima, perché a breve saranno assegnati appartamenti anche ad altre due associazioni che operano nella disabilità e hanno perso le loro sedi a seguito del sisma. Inoltre, due di questi appartamenti del Progetto Case verranno utilizzati dal Comune dell’Aquila, per attività sempre a sostegno della disabilità. Un’iniziativa concreta, risultato di un faticoso lavoro di mediazione con il Governo che ha concesso, tramite un’apposita ordinanza emessa dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, l’opportunità di utilizzare almeno 5 alloggi del Progetto Case e Map per destinarli all’ospitalità di case famiglia o strutture similari, come associazioni di assistenza per portatori di handicap dei comuni del cratere che abbiano avute distrutte le proprie sedi.
Il Comune dell’Aquila con queste iniziative ha potenziato enormemente le politiche sociali nei confronti della disabilità. Noi siamo un’ istituzione che aumenta le risorse e aumenta le azioni, al contrario di quanto fanno altri. Purtroppo infatti la Regione ha recentemente tagliato le risorse proprio al piano sociale per la non autosuffcienza. Un taglio vergognoso del 75 per cento che, solo a seguito delle nostre proteste e dell’azione in Consiglio regionale dei gruppi del centro sinistra, è stato ridimensionato, ma taglio era e taglio resta.