L’AQUILA – Accorato il grido d’allarme lanciato venerdì dagli enti culturali professionali dell’Aquila finanziati dal fondo unico dello spettacolo e da CGIL, CISL e UIL per una possibile interruzione (con conseguente messa in mobilita’ dei lavoratori del settore) delle attivita’ culturali e di spettacolo a partire dal prossimo mese di maggio . Secondo tali Istituzioni culturali ,che annunciano di sostenere con manifestazioni le ragioni della cultura e del lavoro, i continui e reiterati tagli effettuati da anni dagli enti locali potrebbero acuire una situazione di grave criticità in cui versano gli enti di produzione e distribuzione culturale nella città capoluogo di Regione, mentre il Governo centrale continua a mantenere tutti i propri impegni ritenendo la politica culturale elemento decisivo per la rinascita del territorio aquilano.
Stefania Pezzopane , Assessore alla Cultura del Comune dell’Aquila interviene con una nota sull’argomento e puntando il dito contro la Regione , afferma:
sono a rischio le istituzioni culturali aquilane ,Istituzioni culturali beneficiarie del FUS, fondo unico per lo spettacolo, e’ vero, ed hanno ragione a gridare il loro allarme. Sussiste davvero la preoccupazione che tra i disoccupati ed i cassa integrati di questa Citta’ potremmo annoverare tristemente anche i musicisti, gli attori, gli artisti. E la causa di tanta tragedia non e’ certo dovuta al prodotto culturale che, nonostante il terremoto, ha perseverato nella qualita’ e nella costanza degli appuntamenti, confermandosi come sacrosanta vocazione di questo territorio.
E’ davvero un peccato che oggi, invece di progammare i progetti ed il rilancio della cultura in vista della candidatura dell’Aquila a capitale europea della cultura 2019, si debbano chiamare in causa i sindacati e far diventare la questione una vertenza per la difesa dei posti di lavoro. Ma tanto e’, e le responsabilita’ sono pesanti e precise.
Mentre il Comune dell’Aquila ha mantenuto saldo l’impegno nei confronti di tutte le istituzioni ed il Governo, a seguito delle sollecitazioni sollevate durante l’incontro col Ministro Riccardi, ha ribadito il suo impegno a sostenere la cultura a L’Aquila come ingrediente fondamentale della rinascita mantenendo i finanziamenti per tutto il 2013, la Regione dal 2009 non ha fatto altro che tagliare, raggiungendo nella finanziaria di quest’anno un quasi totale azzeramento di fondi per le istituzioni aquilane. Stesso trattamento dalla Provincia che, nell’attribuzione dei fondi ordinari 2011 ha inferto la scimitarra proprio contro le istituzioni aquilane.
E i fondi FAS destinati alla cultura, a proposito di Regione? ” Tagliamo nel bilancio perche’ poi recuperiamo con i FAS”, ci hanno detto. Bugiardi ed in cattiva fede. I fondi sono arrivati ma ad esclusivo beneficio di altri settori. E intanto fanno finta di niente.
Alcuni si candidano pure alle elezioni, giocando la carta della cultura, il jolly buono per tutte le stagioni!
Ricordo che il Comune dell’Aquila ha istituito un tavolo permanente con le istituzioni culturali; siamo pronti ora, ad arprirne uno anche con le organizzazioni sindacali, per la difesa del lavoro e del prestigio di questa Citta’.
A RISCHIO LE ATTIVITA’ CULTURALI E DI SPETTACOLO NELLA CITTA’ DELL’AQUILA
Gli enti culturali professionali della città dell’Aquila finanziati dal fondo unico dello spettacolo:
unitamente ai rappresentanti delle segreterie regionali della CGIL, CISL e UIL
si sono incontrati questa mattina all’Aquila per lanciare l’allarme per una possibile interruzione (con conseguente messa in mobilità dei lavoratori del settore) delle attività culturali e di spettacolo a partire dal prossimo mese di maggio.
In effetti, i continui e reiterati tagli effettuati da anni dagli enti locali, rischiano di acuire una situazione di grave criticità in cui versano gli enti di produzione e distribuzione culturale nella città capoluogo di Regione.
Tutto ciò diversamente dal governo centrale che, viceversa, continua a mantenere tutti i propri impegni ritenendo la politica culturale elemento decisivo per la rinascita del territorio aquilano.
Nel corso dell’incontro, Enti e Sindacati, nel ribadire la centralità strategica del “prodotto” cultura ai fini della crescita e dello sviluppo generale della regione Abruzzo, ritengono sia ancora possibile invertire una tendenza suicida che inevitabilmente condannerebbe un’intera comunità ad una fase generale regressione.
Enti e Sindacati Regionali sono determinati a sostenere con modi e manifestazioni che saranno comunicate, le ragioni della cultura e del lavoro in particolare in una città che purtroppo ancora vive le drammatiche conseguenze del terremoto del 2009.
L’Aquila li 9.03.2012
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