L’AQUILA – Di seguito,l’intervento del Consigliere comunale Daniele Ferella ,Capogruppo di Tutti per L’Aquila, sulla Consulta dei giovani:
“Apprendo con grande piacere che, seppure con quasi dieci mesi di ritardo, anche per il Pd, per bocca dei giovani del partito, è il momento di affrontare un ragionamento sulla costituzione di una Consulta dei giovani nel Comune dell’Aquila.Sono rammaricato per una rappresentazione non vera della proposta presentata da me, come consigliere comunale, nel mese di novembre dello scorso anno. Vorrei sapere se, prima di scrivere, la mia proposta sia stata letta oppure se si parli solo per sentito dire.Prendere visione della proposta di istituzione della consulta giovanile sconfessa la teoria della nomina politica. Proporre che un terzo dei rappresentati provenga direttamente dalle elezioni studentesche annuali degli istituti superiori, un terzo dalle elezioni biennali del Senato accademico e solo un terzo sia di nomina del Consiglio comunale, è una questione sulla quale nessuno si è mai voluto sedere a discutere ma che ha una sua ragione. Dalle elezioni studentesche scaturirebbero infatti le rappresentanze di tutti, e dico tutti, i ragazzi fino al quinto superiore, mentre da quelle universitarie si avrebbe una rappresentanza di tutti gli studenti dell’ateneo, compresi i fuori sede. Il terzo dei rappresentanti di nomina consiliare, cosa sulla quale si può aprire una discussione e su cui non ho mai preteso di aver presentato una proposta infallibile, vorrebbe invece aprire alla rappresentanza di quella fascia di giovani che non sono studenti.E allora, quando si parla di convocare gli stati generali che cosa si intende? Inviterei i giovani del Pd a non cadere nelle trappole della politica vecchio stile.In ogni caso ribadisco la mia soddisfazione per essere riuscito finalmente a far aprire uno spiraglio di discussione su questo tema, anche se per ottenere il risultato c’è stata la necessità di alzare i toni durante lo scorso Consiglio comunale dedicato ai giovani.”