Home » Attualità » L’Aquila,Forza Italia : “Dopo 2 anni l’Abruzzo ha cambiato volto?”

L’Aquila,Forza Italia : “Dopo 2 anni l’Abruzzo ha cambiato volto?”

da Redazione

Secondo i consiglieri regionali  del  centrodestraconf stampa forza Italia del 7 gennaio 2016 a due anni dall’insediamento di D’Alfonso si può parlare di fallimento  

L’AQUILA  – “Sono passati 2 anni dalla vittoria del Pd alle elezioni amministrative trovando una Regione Abruzzo in buona salute: il Governo Chiodi aveva lasciato un ente avviato verso il risanamento dei conti, una sanità migliore di come l’avevamo ereditata, i fondi strutturali per opere e sviluppo, meno tasse e meno costi della politica. Una situazione più che favorevole, mentre il neo presidente D’Alfonso, dimostrando una ossessiva predilezione per le chiacchiere e la propaganda, confermata in questi 24 mesi, prometteva fiumi puliti, coccole sanitarie e 100.000 nuovi posti di lavoro. Dopo 2 anni l’Abruzzo ha cambiato volto? Sono state mantenute le promesse? La risposta è solo una: No, anzi tutto è rimasto solo un inutile spot”. E’ quanto dichiarano i Consiglieri regionali di Forza Italia.

“I dati che fotografano l’attuale situazione della nostra regione – spiegano i Consiglieri del centrodestra – sono impietosi, a tutti i livelli. Per quanto riguarda le nuove imprese si registra un incremento di solo 133 unità rispetto al 2014, siamo tornati ai livelli di 15 anni fa. L’Abruzzo è la terz’ultima regione per crescita del numero delle imprese artigiane, maglia nera per il credito alle imprese artigiane, situazione aggravata dalla decisione di non procedere a nessuna riduzione delle addizionali artigianali. E’ cresciuto il numero dei disoccupati (+2.000) con l’Abruzzo al penultimo posto in Italia; di contro sono diminuiti i lavoratori (-17.000) che fanno della nostra regione il fanalino di coda a livello nazionale. E’ diminuito anche il reddito pro capite degli abruzzesi (-1.6%), ben al di sotto della media nazionale (-0,4%). La politica sanitaria del governo D’Alfonso è stata devastante con la chiusura di punti nascita e pronto soccorso e il declassamento di diversi ospedali. Se questo non è un bilancio fallimentare non sapremmo come definirlo”.

Ti potrebbe interessare