Il neo presidente pensa a una Regione “che darà la giusta importanza ai valori e che parlerà direttamente ai cittadini”
L’AQUILA – Ieri mattina nella sede della Regione di Palazzo Silone a L’Aquila c’è stato il passaggio di consegne tra il Presidente della Regione Abruzzo uscente Gianni Chiodi e il nuovo presidente Luciano D’Alfonso. Chiodi ha consegnato al neo governatore la targa con i nomi di tutti in Presidenti della Regione Abruzzo e dopo lo scambio di saluti ha rivolto a D’Alfonso gli auguri per questa esperienza.
“Oggi è un giorno in cui cambia la prospettiva perché cambia un ruolo – ha affermato Gianni Chiodi al margine della cerimonia – E’ stato un privilegio poter servire l’Abruzzo come Presidente quindi sono contento di questa esperienza e servirò l’Abruzzo con un altro ruolo, quello dell’opposizione, mirando a fare in modo che tutte le conquiste fatte in questi anni non siano cancellate e non si torni indietro. La nostra sarà un’opposizione competente – ha continuato Chiodi – perché nasce non improvvisata, ma frutto delle nostre conoscenze acquisite in questi anni in Regione. Credo che la nostra Regione in questi cinque anni abbia cambiato tantissimo il piano comportamentale di far politica e non vorremmo che tornasse agli anni precedenti al 2009, per questo saremo fermissimi come opposizione”.
Nel suo intervento il neo presidente ha sottolineato alcuni punti nodali :la centralità del territorio , l’anagrafe patrimoniale degli eletti, l’analisi rigorosa della condizione dell’ente per valutare il punto di partenza, una legge a sostegno dell’Aquila capoluogo e la diretta streaming delle riunioni della giunta regionale ad eccezione di quelle che necessitano di riservatezza.
La Regione di D’Alfonso ” darà la giusta importanza ai valori e parlerà direttamente ai cittadini”.
“Una Regione – ha detto – che porrà la centralità del territorio come valore irrinunciabile e la trasparenza come elemento di confronto con i cittadini: l’Abruzzo delle famiglie, delle imprese, del volontariato, dell’associazionismo dovrà apprezzare il valore dell’Abruzzo come ente regionale, come capacità di dare risposte certe e convincenti”.
In questo senso, ha aggiunto il presidente della Regione, “verranno fatte Giunte regionali tematiche che saranno aperte all’ascolto diretto dei cittadini con collegamenti via internet; così come studieremo una misura di modifica dello Statuto regionale che permetta di svolgere i Consigli regionali anche al di fuori delle sedi istituzionali di L’Aquila e Pescara. Al pari delle sedute della Giunta regionali che, per stare sul territorio, potranno essere svolte fuori dalle sedi istituzionali“.
Sugli aspetti strettamente di gestione amministrativa, Luciano D’Alfonso ha annunciato che “in futuro non ci saranno delibere fuori sacco. E le eccezioni, se vi saranno, saranno solo di ‘natura presidenziale’. Ogni delibera fuori sacco – ha aggiunto – è un calcio alla programmazione. Le sedute si terranno una volta alla settimana, il lunedì alle ore 18″. Sui criteri di trasparenza e confronto con gli abruzzesi, temi sui quali si è mosso gran parte del discorso inaugurale di D’Alfonso, il presidente ha annunciato che “almeno per quanto riguarda i consiglieri di maggioranza verrà istituita un’anagrafe pubblica patrimoniale degli eletti, a conferma del rafforzamento del rapporto di fiducia con gli elettori. Saremo rigorosi con noi stessi, ma allo stesso modo lo saremo nei confronti dell’ente e delle società partecipate”.
Il governatore della Regione Abruzzo si è espresso anche riguardo la sanità, anch’essa oggetto di un’attenta programmazione:
“Concepiremo la coniugazione più riuscita tra piani sociali e sanitari evitando che ogni cittadino che ha premura di essere curato diventi gravemente e patologicamente malato. Noi riteniamo che davanti all’esigenza di cure ci sia una risposta da parte del sistema pubblico che sia capace di assicurare un servizio”.
Il presidente della Regione ha inoltre affrontato i temi economici, con la volontà di “far tornare a sperare le nostre giovani generazioni” e con l’invito rivolto agli imprenditori “di tornare a investire con la Regione, di co-progettare e affidarsi all’ente regionale. Nei prossimi sette anni avremo la possibilità di impiegare in termini di investimenti 2 miliardi di euro. Lo faremo nel pieno rispetto della trasparenza e della legalità, con bandi e regole certi fatti per tempo. Vogliamo che la città dell’Aquila torni a correre e faremo di tutto per realizzare questo impegno; così come dovrà diventare certezza la digitalizzazione dei documenti amministrativi, e cioè la dematerializzazione del processo decisionale della pubblica amministrazione. Ma per fare questo – ha concluso nel suo intervento il presidente D’Alfonso – è necessaria la massima collaborazione di tutti i dipendenti, funzionari e dirigenti della Regione Abruzzo