Lo ha affermato un professore dell’Orchestra Sinfonica Abruzzese in occasione del Concerto di ieri a “I cantieri dell’Immaginario”
L’AQUILA – “Io sto con la Sinfonica!”. E’ quasi un grido quello lanciato l’altra sera dalla senatrice Pezzopane prima del concerto che l’orchestra sinfonica abruzzese ha tenuto per la rassegna “I cantieri dell’Immaginario”.
“Questa regione e questa città – ha detto la parlamentare – non può permettersi di perdere un’eccellenza musicale che l’intero Paese ci invidia per i ritardi e le manchevolezze della politica. L’Isa è un bene di tutti gli abruzzesi. Sono in prima fila per difendere le regioni dell’arte e della cultura”.
Il concerto, che ha visto una partecipazione massiccia di pubblico, ha vissuto momenti di commozione e rabbia. “Non può, non deve essere l’ultimo concerto. Resistere resistere resistere” si leggeva in un cartello preparato da una spettatrice ed esposto prima dell’inizio della performance dell’Isa.
“Noi siamo qui, senza stipendio da 5 mesi a fare il nostro dovere di musicisti con dedizione e professionalità, per onorare la musica e il nostro pubblico. Ma se muore la musica, muore anche la speranza” lo ha affermato un professore dell’Orchestra regionale che ha letto al pubblico un comunicato dei lavoratori dell’Isa.
“Non c’è un futuro migliore senza musica –. Se chiude l’orchestra perdiamo tutti. Soprattutto il nostro pubblico. L’Isa esprime quanto di meglio in campo musicale ha generato la terra d’Abruzzo. 45 anni fa, gente come l’avvocato Nino Carloni credette nell’utopia. Ebbe e perseguì una visione che ha regalato all’Abruzzo una delle pochissime realtà musicali italiane di alto profilo. La società civile allora fece il suo dovere la politica oggi faccia il suo”.